SPILIMBERGO
Festival, manifestazioni promozionali, convegni e dimostrazioni:

Mercoledì 17 Ottobre 2018
SPILIMBERGO
Festival, manifestazioni promozionali, convegni e dimostrazioni: tutto, a Spilimbergo, ruota attorno al mosaico e alla sua arte antichissima. In città operano maestri che hanno lavorato nelle più grandi metropoli del mondo, che hanno realizzato manufatti perfino per il Papa e che stanno abbellendo chiese e moschee. Soltanto la scorsa settimana è andato in scena Art&mosaico che ha richiamato migliaia di visitatori e curiosi. In questo quadro di straordinaria promozione, l'unica realtà che non sembra beneficiare adeguatamente della presenza di così tanti artigiani e della sede della prestigiosa - e ormai tra le poche al mondo - Scuola mosaicisti del Friuli sembra essere l'arredo urbano, spesso lasciato in stato di semi abbandono e comunque inadeguato ad essere il biglietto da visita di una comunità che sulla lavorazione delle tessere ha fatto la propria storia. L'ultima denuncia in ordine di tempo arriva dal gruppo del Pd, che ha immortalato la rotonda che permette l'accesso a Spilimbergo per chi proviene da Udine: si tratta della principale porta cittadina, dalla quale arrivano ogni anno anche decine di migliaia di turisti provenienti dall'Austria. Ironia della sorte, quella rotatoria sorge in corrispondenza del centro commerciale ribattezzato Mosaico. «La situazione è immutata da parecchi mesi - è la denuncia degli esponenti Dem -. Chi entra o esce da Spilimbergo vede solo sassi o fiori super secchi. La reclame della miseria?». «La nostra città, gloriosa città del mosaico - prosegue l'invettiva dei Democratici -, meriterebbe almeno un mosaico di fiori, colori, bellezza, vita». L'elenco delle incompiute potrebbe essere allargato a molti altri ambiti della cittadina: ci sono tante nuove rotatorie e spazi nei quali la collocazione di un'opera di arte musiva darebbe un tocco completamente diverso. In questo senso, un gruppo di cittadini ha rilanciato l'appello all'amministrazione: «Attraverso i social si potrebbe lanciare una sorta di verifica dei punti in cui collocare un'opera d'arte - hanno fatto sapere - commissionate principalmente alla Scuola, con il duplice scopo di fornire risorse all'istituto e pure agli allievi che avrebbero anche un contributo per il sostentamento personale, visto che molti arrivano dall'estero. L'intera comunità trarrebbe invece giovamento da questa nuova azione - hanno concluso -: i mosaici che sono stati posizionati anni fa sono troppo pochi e in alcuni casi anche scarsamente significativi. Si coinvolgano inoltre le eccellenze locali».
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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