«Spese sanitarie, si cambi il metodo»

Mercoledì 14 Agosto 2019
LA POLEMICA
UDINE Dopo il botta e risposta degli ultimi giorni sui buchi nei bilanci delle Aziende sanitarie regionali e su un presunto tesoretto che l'assessore alla Sanità avrebbe tenuto nascosto per generare un risparmio, ad intervenire nella polemica è ora Simona Liguori (Cittadini), vicepresidente della Terza commissione consiliare (Sanità).
«Eccoci di nuovo costretti - esordisce la consigliera - alla ricorrente annuale discussione sui buchi nei conti della Sanità, che per come viene impostata è priva di senso. Il parossismo dell'assessore ha superato ogni limite, se è arrivato persino a nascondere 50 milioni di fondi ai commissari delle aziende da lui stesso nominati: uno stratagemma che non può essere segno di buona amministrazione, ma sembra più l'azione disperata di chi non sa come fare a gestire in modo responsabile il bilancio più importante della nostra Regione. Inoltre - aggiunge - fa specie che l'assessore Riccardi che per un anno intero si è rifiutato di svolgere una discussione seria di questo tema in Commissione Sanità annoti solo di passaggio che le risorse alle Aziende vanno attribuite modificando uno sbagliato approccio di consuntivo a piè di lista. Se veramente il tema della sostenibilità della principale voce di spesa del Bilancio regionale fosse questo, ovvero modificare il modo con cui le risorse vengono attribuite alle Aziende, ciò non meritava forse di essere discusso urgentemente in Commissione? Evidentemente conclude Liguori alla discussione seria si preferisce la polemica politica su chi abbia lasciato il buco più grande tra centrodestra e centrosinistra, che così posta è solo un'insensata gara a chi arranca di meno a star dietro ad una spesa comunque fuori controllo. E gli ammalati stanno a guardare».
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