Spallata alla psicosi Scuole e vita sociale pronte a ripartire da lunedì mattina

Venerdì 28 Febbraio 2020
Spallata alla psicosi Scuole e vita sociale pronte a ripartire da lunedì mattina
LA SVOLTA
PORDENONE Tutto parte da una notizia, la più importante. È la stessa degli scorsi giorni, ma di 24 ore in 24 ore diventa sempre più una pietra angolare: in Friuli Venezia Giulia non ci sono casi positivi di coronavirus. E forte di questo primato (riferito al Nord Italia), la regione si prepara a riaprire le porte alla normalità. Il presidente Massimiliano Fedriga lo ha confermato ieri mattina: l'intenzione è quella di sancire lo stop ai divieti a partire da lunedì mattina, cioè da quando scadrà l'ordinanza firmata domenica scorsa da Regione e ministero della Salute. Quindi scuole e università aperte, consentite le attività di gruppo, nuovo via libera a teatri, cinema, biblioteche. In poche parole, alla vita di tutti i giorni.
LA FORMULA
La decisione finale sarà presa soltanto sulla scorta dell'evoluzione della situazione e ovviamente dell'interlocuzione con il ministero della Salute. Ma le intenzioni della Regione sono chiare: senza casi positivi, o addirittura senza focolai (cioè la presenza di più casi positivi in un ristretto raggio territoriale), si assisterà a un rapido ritorno alla normalità. La strada su cui punta la giunta regionale è quella di una modifica (e non della cancellazione) dell'ordinanza urgente di domenica scorsa: «Per quanto ci riguarda - ha detto ieri Massimiliano Fedriga - domenica sarà l'ultimo giorno di applicazione dell'ordinanza così com'è stata emessa. Speriamo che in tempi rapidi il governo ci dia un'indicazione univoca». Una volta esaurita la validità settimanale, la lista dei divieti dovrebbe sparire, per far posto a una nuova ordinanza di stampo diverso, fatta cioè di consigli e non di imposizioni e limitazioni. «Una serie di indicazioni - ha specificato Fedriga e gli ha fatto eco il vicepresidente Riccardo Riccardi - utili alla popolazione per difendersi dal rischio del contagio». In poche parole, il vecchio decalogo dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell'Istituto superiore di sanità italiano: lavarsi spesso le mani, mantenere l'igiene, riferirsi al medico in caso di sintomi simili a quelli influenzali e altre accortezze. Sarà quella la fine della serrata.
I DETTAGLI
Se l'operazione andrà in proto, e ad oggi la probabilità è molto alta, da lunedì gli studenti torneranno a scuola, i cinema e i teatri riapriranno, si potranno giocare partite di calcio e assistere alle altre gare sportive. Bar e locali notturni torneranno ad ospitare feste e concerti. Si potranno visitare i musei e le esposizioni. Da valutare, invece, le visite multiple nelle case di riposo, ritenute più a rischio vista l'età e le condizioni di salute di molti ospiti. Teresa Tassan Viol, referente per l'Associazione dei dirigenti scolastici, si è augurata «il ritorno alla normalità per far tornare gli alunni sui banchi di scuola». La macchina è pronta a ripartire. Intanto la Regione ha diffuso due brevi video che riassumono alcune linee guida per prevenire i contagi da coronavirus. Gli spot, veicolati anche attraverso i profili social dell'ente e della Protezione civile regionale, ricordano «alcune semplici misure preventive» da seguire, come lavarsi spesso le mani, pulire le superfici con disinfettanti, coprirsi naso e bocca in caso di starnuto o tosse, non prendere antibiotici o antivirali non prescritti dal medico, contattare il 112 in caso di febbre o tosse o se si è ritornati dalla Cina da meno di 14 giorni, usare la mascherina solo se si è malati o si assistono persone malate.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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