«Spacciavo per mandare i soldi in Nigeria»

Mercoledì 8 Luglio 2020
LA CONDANNA
PORDENONE Leonard Obinna è un giovane nigeriano che aveva un permesso di soggiorno e un lavoro. A maggio 2019 è finito in carcere perchè spacciava eroina ai tossicodipendenti della zona di Concordia Sagittaria e di Portogruaro. «L'ho fatto - ha spiegato ieri al giudice durante il processo - perchè nel mio paese la situazione economica è molto difficile: spacciavo e mandavo i soldi a casa». Processato con rito abbreviato nell'udienza preliminare del gup Monica Biasutti, è stato condannato a 4 anni 6 mesi e 18mila euro di multa. Il pm Carmelo Barbaro aveva concluso per sei anni di reclusione, ma il giudice ha escluso l'aggravante della cessione in prossimità di edifici scolastici. L'avvocato Elisabetta Costa aveva chiesto che fosse riconosciuta l'ipotesi lieve, perchè di trattava di microcessioni, seppur ripetute nell'arco di un anno. Una richiesta che il gup Biasutti non ha condiviso. Per Obinna, in carcere di Venezia da oltre un anno, la difesa ha chiesto un alleggerimento della misura, in quanto Obinna avrebbe la possibilità di andare ai domiciliari ospite di un amico. Sul punto il giudice si è riservato. Il giovane pusher spacciava eroina e, in qualche occasione, cocaina. Girava in auto, finestrino aperto, in bocca piccole palline di eroina rese gastroresistenti con il cellophane. Incontrava gli acquirenti per strada e cedeva velocemente lo stupefacente. Nel caso fosse stato bloccato dalle forze dell'ordine, era pronto a ingerire le pericolose palline. Così è andato avanti dal giugno 2018 al maggio 2019, quando è stato sottoposto a misura cautelare dal pm Maria Grazia Zaina. I carabinieri avevano ricostruito l'attività di spaccio, che avveniva prevalentemente nei pressi di un parco, attraverso l'audizione dei tossicodipendenti della zona.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci