Sosta, park Primo maggio asso pigliatutto

Giovedì 23 Novembre 2017
LE CIFRE
UDINE Gli ingressi ai parcheggi in struttura aumentano di 100mila transiti in un anno ed è merito del nuovo impianto di piazza Primo Maggio che, però, ha spostato decisamente la distribuzione della sosta. Stando ai numeri che la Ssm ha presentato ieri in commissione bilancio, infatti, tra il 2015 e il 2016 gli accessi ai park hanno avuto un aumento minimo, dell'1,29%, che schizza al 18% quando si considera anche quello di Giardin Grande, aperto a giugno dell'anno scorso. Anche il confronto tra i primi sei mesi del 2016 e del 2017 segna un più 22% di accessi (da 352mila a 429mila), nel quale convivono però da un lato gli ingressi in Primo Maggio, un aumento degli stessi al Venerio, al Caccia e al Tribunale (tra il 4 e il 6%) e le diminuzioni di quelli al Moretti (-4%), al Magrini (-8%) e soprattutto all'Andreuzzi che segna un sonoro meno 16%. Lo stesso fenomeno si nota anche per quanto riguarda i ricavi della sosta in struttura: tra il 2015 e il 2016, sono aumentati dell'1,65% (da 1,29 a 1,45 milioni di euro) cui si aggiungono i 134.300 euro entrati dal park di Primo Maggio, che portano così a un più 12% l'aumento degli incassi; il confronto tra il primo semestre dell'anno scorso e di quest'anno invece segna un meno 2% nei ricavi delle altre strutture, salvato dai 150mila euro di Giardin Grande che portano i ricavi a più 22% (cioè circa 760mila euro). I dati mostrano inoltre che l'ultima struttura costruita viene sempre più usata, con oltre 15mila accessi a giugno 2017, quasi 16mila a luglio (più 39% rispetto al 2016) fino ai 20/21 mila ingressi di settembre e ottobre. Il tasso medio di occupazione è di circa il 42% (il Magrini, ad esempio, si attesta su circa il 45%). Non decollano invece gli abbonamenti che, se al 31 dicembre 2016, erano 8, a oggi sono 29 sul potenziale di un centinaio di posti.
Per le altre strutture, invece, le liste di attesa per un posto in abbonamento contano 751 utenti. Se da un lato aumentano gli accessi nei 2.741 posti in struttura, dall'altro pare non calare l'occupazione dei 4.358 posti su raso, almeno a giudicare dai ricavi: tra il 2015 e il 2016 sono cresciuti dello 0,46% (da 3,451 a 3,467 milioni di euro) mentre il confronto tra i primi semestri del 2016 e del 2017 vede un aumento dello 0,86% (da 1,671 a 1,685 milioni di euro). «I dati semestrali ha spiegato l'assessore alla Mobilità Enrico Pizza - si riferiscono rispettivamente al vecchio e al nuovo piano della sosta. La variazione minima degli incassi certifica che il nostro intento aveva valenza ambientale e non economica». Un buon risultato l'ha ottenuto il servizio di telesosta che tra il 2016 e il 2017 ha avuto un boom di utenti pari a più 53%.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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