Scialpinisti in difficoltà recuperati dal Soccorso alpino

Martedì 14 Gennaio 2020
MONTAGNA
CHIUSAFORTE Ha qualcosa del miracoloso la vicenda che ha visto protagonisti quattro scialpinisti austriaci, scivolati per ben 300 metri sul ghiaccio del sentiero del Poviz a Sella Nevea nella giornata di domenica. Due di loro se la sono cavata con alcune fratture agli arti e sono stati ricoverati in ospedale, determinante l'intervento di soccorso da parte degli uomini del Cnsas di Cave del Predil e della Guardia di Finanza di Tolmezzo e Sella Nevea che hanno operato dal tardo pomeriggio alla nottata per riuscire a riportare a valle la comitiva di oltre confine. I due messi peggio facevano parte di un gruppo di quattro persone, tre uomini e una donna, partite per il sentiero che da Sella Nevea porta a Conca Prevala, verso le 10 del mattino. Uno dei quattro è rimasto bloccato nel ghiaccio, mentre la donna è riuscita a raggiungere la stazione di monte del Funifor. Dopo averla condotta al sicuro, intorno all'orario di chiusura delle piste un gattista in servizio al polo Promotur di Sella, componente pure lui del soccorso alpino, si è inoltrato per un tratto con i ramponi in traversata per circa quattrocento metri fino ad incontrare un secondo scialpinista, quello rimasto bloccato sul ghiaccio, da quel punto ha fatto in tempo a notare uno sci e un bastoncino più sotto e così è riuscito a trasmettere agli altri soccorritori in arrivo la posizione esatta degli altri due scialpinisti scivolati per il lungo tratto sulla neve ghiacciata. Le squadre di tecnici del soccorso alpino giunte sul posto poco dopo con l'aiuto degli impianti di Promoturismo Fvg, rimasti aperti oltre l'orario di chiusura per agevolare le operazioni, hanno allestito un recupero con la tecnica del contrappeso e hanno portato soccorso ai due caduti, usando la barella per lo scialpinista più gravemente infortunato. I due sono stati quindi consegnati alla motoslitta della Polizia in servizio piste e poi agli impianti per la discesa a valle, dove sono stati presi in carico dal personale sanitario. Alle operazioni hanno preso parte una quindicina di tecnici. Considerata la lunghezza del tratto percorso hanno commentato i soccorritori se sono salvi è quasi un miracolo. Nel caso in cui la situazione si fosse complicata era già stato preallertato l'elicottero militare del 5° Reggimento Aves Rigel di Casarsa della Delizia, autorizzato al volo notturno. Alle operazioni hanno preso parte una quindicina di tecnici della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e Speleologico e i tecnici di soccorso della Guardia di Finanza di Sella Nevea e Tolmezzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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