Sanità, la storia clinica in un clic

Venerdì 14 Settembre 2018
Sanità, la storia clinica in un clic
SALUTE
PALMANOVA Ha sin da subito individuato nella digitalizzazione e nei sistemi informatici, non al passo con i tempi, una delle criticità di punta del sistema sanitario regionale e così ha messo l'acceleratore su uno degli aspetti strategici di tale processo: il fascicolo sanitario elettronico. Il vicegovernatore della regione e assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, ne ha verificato ieri l'avanzamento dei lavori di progettazione e di realizzazione nell'incontro che ha avuto con Insiel nella sede della Protezione civile a Palmanova e ha dato disposizioni perché si parta. «Ovvio che ci vorrà del tempo» per un'entrata a regime, ma «già la prossima settimana lo presenteremo a tutti», ha affermato a margine dell'incontro l'assessore. Notoriamente critico con Insiel, la società di informatica partecipata al 100% dalla Regione, l'assessore in questa occasione è parso decisamente soddisfatto dell'impianto del fascicolo e delle opportunità che si aprono. Il fascicolo sanitario elettronico, infatti, raccoglierà in formato digitale tutte le informazioni che riguardano ciascun cittadino relativamente alla sua storia clinica, compresi quindi i documenti e i referti attinenti le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie effettuate, compilati dai medici e dalle strutture del Servizio sanitario regionale e nazionale. Si risolverà così uno dei problemi che Riccardi ha visto evidenziare dagli operatori nel corso delle sue visite nelle strutture sanitarie. «Oggi avere dati a disposizione e avere la possibilità di scambiarli velocemente aveva evidenziato solo poche settimane fa significa garantire una qualità diversa di prestazione ai cittadini». L'obiettivo dell'avvio del fascicolo sanitario elettronico è quello di «dotare ogni cittadino di uno strumento che metta il Sistema sanitario regionale nelle condizioni di essere a conoscenza, in qualsiasi momento e in qualsiasi struttura e in tempo reale, della storia clinica del paziente per dargli le cure adeguate conoscendo il suo passato». Nella visione del vice presidente passa anche attraverso l'attivazione di questo strumento «l'occasione straordinaria di migliorare la sanità regionale» e per questo ha definito l'attivazione del fascicolo «un progetto strategico». Intanto nello studio della revisione del sistema sanitario che la Regione ha in corso diventa sempre più insistente la questione della presenza del privato convenzionato nel sistema sanitario regionale, quanto meno nell'ottica di un miglioramento dei tempi nell'erogazione delle prestazioni. L'assessore Riccardi è ritornato sul punto, infatti, nel corso della visita che ha effettuato alla clinica privata convenzionata «Città di Udine», che oltre alle due sedi nel capoluogo friulano ha una presenza anche a Trieste e Gorizia, dedicata ai prelievi. «è necessario fare un'analisi sulla soddisfazione dell'utenza rispetto alle prestazioni erogate dalle strutture private», ha affermato in questa circostanza, «e se l'utenza è soddisfatta dovremmo allora avviare un'analisi economico finanziaria per comparare questi livelli di soddisfazione rispetto a quelli raggiungibili nella struttura pubblica, posto che siamo in un Regione in cui la presenza del sistema privato è molto inferiore a quella che si registra in Veneto e Lombardia, considerate le regioni con le migliori pratiche a livello nazionale in materia sanitaria». Il privato convenzionato in Friuli Venezia Giulia è pari al 3,8% del budget complessivo dedicato alla salute, mentre in Veneto è pari al 15% del budget rispetto alle prestazioni e in Lombardia raggiunge addirittura una percentuale doppia».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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