SAN VITO
«L'ospedale di San Vito va preservato, rafforzando e non riducendo

Mercoledì 23 Ottobre 2019
SAN VITO
«L'ospedale di San Vito va preservato, rafforzando e non riducendo alcuna specializzazione. C'è l'esigenza che non siano ridotte le funzioni di chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione con posti intensivi, ostetricia e ginecologia con punto nascita». Sono questi i concetti chiave dell'ordine del giorno preparato dai consiglieri dei Cittadini in vista del consiglio comunale di giovedì, con il quale vogliono impegnare il sindaco a ribadire nelle sedi competenti «l'importanza vitale dell'ospedale per la comunità, chiedendo alla politica regionale azioni utili a rafforzare i servizi presenti».
LA PETIZIONE
L'azione dei Cittadini è in corso da settimane, nel concreto con una raccolta firme che finora ha messo insieme più di 1.400 sottoscrizioni per blindare l'ospedale. Azione che ha raccolto pesanti critiche, soprattutto dalle altre forze d'opposizione sanvitesi, mentre il vicegovernatore Riccardo Riccardi ha più volte smentito il depauperamento del punto nascita. Il sindaco Antonio Di Bisceglie, nonostante le rassicurazioni regionali, ha stabilito che la Giunta comunale sia in mobilitazione permanente per vigilare sul destino del presidio sanvitese.
LE MOTIVAZIONI
Nonostante ciò, i Cittadini proseguono dritti per la propria strada e spiegano le motivazioni alla base dell'odg pronto per il consiglio. «Riteniamo sempre più necessario rappresentare in tutte le sedi la forte volontà che l'ospedale di San Vito mantenga tutte le sue funzioni, perché il testo della riforma sanitaria regionale, così come è stato depositato, costituisce una delega in bianco alla giunta regionale per determinare le funzioni e i servizi degli ospedali. La nuova legge, infatti, abroga l'articolo 28 della legge 17 del 2014 che elencava le funzioni garantite nei presidi ospedalieri. Per la prima volta, infatti, le funzioni fondamentali dei presidi ospedalieri non saranno indicate per legge, ma saranno soltanto in mano alla giunta: la precondizione ideale per tagliare servizi - è il timore dei Cittadini - senza il clamore che si otterrebbe con un atto legislativo in seduta pubblica». Nella riforma regionale si porrebbero inoltre le basi per giungere alla progressiva differenziazione delle attività e dei mandati nelle sedi ospedaliere, in modo da evitare inutili duplicazioni. Come cambieranno le cose per il nostro ospedale non è ancora dato saperlo perché lo deciderà la giunta con atti successivi alla legge. Una certezza però c'è ed è dichiarata nella relazione allegata alla riforma: una grande volontà di cambiare, riorganizzando le funzioni. Tutto questo non può che farci mobilitare». E chiamano a raccolta le altre forze politiche sanvitesi: «Auspichiamo che dare priorità alla difesa del nostro ospedale trovi unite tutte le forze in consiglio comunale».
Emanuele Minca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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