Safilo, ok dei lavoratori all'accordo sulla cassa

Giovedì 20 Febbraio 2020
IMPRESE
MARTIGNACCO I lavoratori dello stabilimento Safilo di Martignacco hanno convalidato ieri, nel corso dell'assemblea, l'ipotesi di accordo raggiunta nell'incontro svoltosi lunedì a Udine tra il management del Gruppo Safilo e le segreterie sindacali regionali e provinciali, relativa alla chiusura del sito. Come riassume il Gruppo Safilo, in una nota diffusa ieri, l'accordo prevede la cassa integrazione a partire dal 1° luglio e un sistema di incentivi per favorire l'esodo volontario dei lavoratori, incentivi commisurati all'età anagrafica e che potranno andare da un minimo di 8 mesi a un massimo di 12 mensilità lorde. Inoltre, l'accordo prevede l'impiego di un advisor per la reindustrializzazione del sito produttivo, senza alcuna preclusione di settore per il possibile acquirente. «La cassa integrazione avrà la durata di 12 mesi e per la maggior parte dei lavoratori dovrebbe significare 930 euro netti al mesi», ha specificato ieri rappresentante della Femca Cisl Udine. Per i 225 lavoratori del sito di Martignacco, quindi si aprono tre vie, aggiunge il sindacalista: «l'esodo volontario, oppure l'affidamento a un'agenzia per una ricollocazione o, come auspichiamo, il reimpiego nel sito a seguito di una reindustrializzazione dello stesso. Il sito pare appetibile, ma resta un'incognita su chi potrebbe essere interessato e quante unità potrebbero essere assorbite». Intanto venerdì a Venezia ci sarà un coordinamento sindacale in cui saranno portati gli accordi raggiunti in tutti i siti interessati dalla riorganizzazione del Gruppo Safilo (Martignacco, Padova e Longarone, dove l'assemblea dei lavoratori si tiene oggi), per formulare un'ipotesi di accordo quadro da portare poi al Ministero dello Sviluppo Economico per il siglare l'accordo definitivo.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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