«Rotta balcanica, militari ai confini di Bosnia e Bulgaria»

Giovedì 27 Giugno 2019
«Rotta balcanica, militari ai confini di Bosnia e Bulgaria»
IMMIGRAZIONE
UDINE L'obiettivo dichiarato è «blindare il confine ad est» del Friuli Venezia Giulia, dove approda la cosiddetta rotta balcanica. Il ministro Matteo Salvini ha convocato per questo un vertice al Viminale nei prossimi giorni con il governatore Massimiliano Fedriga e i prefetti. La comunicazione, sia detto a margine, proprio nel giorno in cui arriva la notizia che i carabinieri hanno arrestato un altro presunto passeur (ma il croato ha spiegato di averli trovati per strada e di aver dato loro un passaggio), l'ennesimo, che cercava di far entrare due minorenni del Bangladesh al confine con la Slovenia.
All'incontro si parlerà delle prossime pattuglie miste già annunciate da Fedriga (che ha anche chiesto di sospendere Schengen). Come spiega il Viminale, in programma «ci sono i pattugliamenti congiunti con la polizia slovena, l'incremento del personale delle forze armate per pattugliare i confini e la valutazione di ogni altro strumento per fronteggiare gli ingressi illegali sul territorio italiano».
Intanto, arriva sul tema anche una proposta del deputato friulano Renzo Tondo, che ne ha parlato in commissione Difesa alla Camera. La sua idea? «Militari italiani ai confini con Bosnia e Bulgaria». «L'Italia è un Paese impegnato su diversi fronti internazionali con missioni di pace: è ora di far rientrare qualche nostro militare dal Niger o dal Sud Sudan e schierarlo ai confini di Slovenia e Croazia per arginare la rotta balcanica, ha detto Tondo.
«Va avviato un ragionamento con i governi di Slovenia e Croazia affinché i confini extraeuropei siano difesi al meglio per evitare l'infiltrazione di terroristi o di persone che non scappano da alcuna guerra. Per questo credo che schierare i militari ai confini con Bulgaria e Bosnia sia necessario per arrestare gli arrivi di migranti via terra. Ho chiesto aggiunge alla Commissione Difesa di mettere all'ordine del giorno questa mia proposta, per avviare un ragionamento con il governo e, a seguire, con gli Stati a noi più vicini. Bisogna intervenire per arginare la rotta balcanica, che rischia di diventare pericolosa sotto il profilo della sicurezza».
Una preoccupazione, quella sull'immigrazione, condivisa anche dalla coordinatrice regionale di Ar, partito presieduto proprio da Tondo, Giulia Manzan. «Bene le pattuglie miste ai confini con Austria e Slovenia spiega ma concordo con Tondo sulla necessità di intervenire ai confini dell'Europa, avviando un rafforzamento dei controlli verso Bulgaria e Bosnia».
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