Rivolta a Tarvisio, arriva un milione di euro di aiuti

Giovedì 30 Aprile 2020
Rivolta a Tarvisio, arriva un milione di euro di aiuti
LA MOBILITAZIONE
TARVISIO Riduzione dell'Imu, azzeramento fino a dicembre di Tari, Cosap, dei canoni del Mercato e degli affitti di chi ha in locazione un edificio comunale. Così l'amministrazione di Tarvisio cerca di mettere una pezza alla crescente levata di scudi che, anche in Valcanale, ha visto scendere in piazza le partite Iva. Dopo la protesta silenziosa che martedì sera ha visto gli esercenti di Pontebba, Malborghetto e Tarvisio rialzare dopo un mese le serrande dei locali, ieri è andata in scena la protesta di una sessantina di imprenditori che hanno consegnato altrettante chiavi nelle mani del sindaco Renzo Zanette. «Le attività commerciali del tarvisiano hanno la nostra completa solidarietà - spiega il primo cittadino - ma siccome non basta, abbiamo messo in campo un'azione per dare denaro liquido alle imprese». Un piano finanziario locale e temporaneo che sebbene non risolva la questione, viene visto come un segnale di forte vicinanza a chi è in crisi. Gli aiuti ammontano a circa un milione di euro, un tesoretto ottenuto seguendo tre linee di azione: «Rinegozieremo i mutui con la Cassa depositi e prestiti posticipando le rate di quest'anno, utilizzeremo l'avanzo di amministrazione e useremo i trasferimenti che arriveranno dalla Regione per l'abbattimento delle imposte comunali». Soddisfazione è stata espressa da Mauro Cestaro, presidente del mandamento di Confcommercio del Tarvisiano, che è stato ricevuto dal sindaco e dagli assessori Barbara Lagger (turismo) e Francesca Comello (commercio). «È un segno tangibile alle partite Iva. La nostra critica va al Governo e al suo non dare certezze non solo sui tempi ma anche sul come aprire». Cestaro sottolinea che è fondamentale fornire protocolli precisi da seguire. Così se Comune, Regione e associazioni di categoria ricevono il plauso per la gestione del problema, ecco che il dito viene puntato contro il presidente del Consiglio Conte. «Fateci riaprire. Anche lentamente. Magari solo mezza giornata e dopo una settimana valutiamo come è andata, ma fatelo». Anche perché «se le indicazioni del Governo fossero chiare, Tarvisio è già pronta a riaprire tutto entro l'11 maggio». Una protesta che, dal punto di vista dei numeri, avrebbe potuto essere ancora più importante: «Forse per fare le cose in regola abbiamo smosso troppo le acque e martedì abbiamo ritenuto opportuno avvisare tutti che, per evitare problemi, era meglio si muovesse solo una delegazione. Qualcuno l'ha capito, qualcun'altro no e così fuori dal municipio si sono radunate una sessantina di persone rischiando multe e denunce penali. Per fortuna è sceso Zanette che ha invitato tutti a tornare a casa prima dell'intervento delle forze dell'ordine». Tra chi considera questa manifestazione come un'occasione persa c'è anche Francesco Baraldo, gestore del ristorante Altro Gusto che martedì sera ha apparecchiato un tavolo per il Governo servendo un entrée di bollette da pagare: «La manifestazione è venuta bene anche se avremmo potuto essere tranquillamente tra le 180 e le 200 partite Iva. Purtroppo tra martedì sera e mercoledì mattina si è fatto un po' di terrorismo minacciando denunce e sanzioni. Essere in molti avrebbe dato un segnale ancora più d'effetto».
Tiziano Gualtieri
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