Ritrovate le bimbe Genitori in lacrime «Grazie a tutti le avete salvate»

Giovedì 26 Aprile 2018
IL CASO
TARCENTO «Sei ore di panico totale, abbiamo pensato davvero a tutto, anche che le avessero rapite, poi quando ci hanno comunicato che le avevano ritrovate sane e salve è stata una liberazione». Alex e Sara avevano ancora le lacrime agli occhi ieri mattina, mentre tentavano di ricostruire la serata e la nottata da paura vissuta nell'angoscia della scomparsa delle loro piccole gemelline, Elisabetta e Adele, di 4 anni. Passeggiano e giocano con loro, a Tarcento, a Stella, in una località a 250 metri di quota nella Val Torre, abitata da solo una decina di residenti.
Le bimbe corrono libere con la loro protettrice, Margot, il pitbull che le ha accompagnate nella loro innocente uscita di casa, tra i boschi e i sentieri che attorniano l'abitazione. «Stavo preparando la cena, erano le 18.45 credo - riavvolge il nastro mamma Sara -. Loro erano in giardino, nel loro spazietto chiuso da un cancello che giocavano, saranno passati quattro minuti, non ho più sentito le loro voci e mi sono precipitata fuori a vedere dove fossero. Ma non c'erano più, le ho provate a chiamare, più volte, nulla da fare, ho iniziato a correre in giro a cercarle, niente, erano sparite». Con una piccola asta, poi si è scoperto, le due bimbe avevano sollevato il gancio del cancello e si erano incamminate sulla collinetta prospiciente alla casa. «Ho iniziato a chiamare mia madre, mio padre, mio marito, tutti - racconta ancora Sara -... Qui da noi il telefono non prende bene, poi siamo riusciti a metterci in contatto con i Carabinieri ed è scattata la mobilitazione». Anche sui social, con una vera e propria ondata di solidarietà da tutta Tarcento e non solo. L'alert si è fatto virale, paesani, Protezione civile, Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Guardia di finanza, Polizia, Carabinieri, semplici volontari si sono messi sulle tracce delle bimbe.
«Ero al lavoro a Udine quando mi è arrivato il messaggio di mia moglie - interviene Alex, il papà, che fa fatica ancora a parlare per l'emozione e la passione vissuta per oltre sei ore - mi sono subito messo in marcia per casa, e mi sono unito alle ricerche. Abbiamo provato a fare mente locale dove si solito le gemelline si spostano anche con noi, quando andiamo a passeggiare. Abbiamo ipotizzato tutte le piste. In quegli attimi ti corre davvero tutta la vita davanti... E se sono cadute in un burrone? Se le hanno investite per strada? Se qualcuno... le ha portate via?».
Alex e Sara continuano ad abbracciarle, le due piccole giovani marmotte, quasi a continuare ad esorcizzare i brividi patiti. «Ad un certo punto poco prima dell'una sento una signora con i vigili del fuoco che grida le abbiamo trovate, mi precipito da loro ma si era rivelato un falso allarme - ricostruisce ancora Alex - e lì mi è crollato il mondo addosso». Poi fortunatamente attorno all'1.15 la notizia che tutto il Friuli attendeva, Betty e Adele erano state avvistate da altri tre volontari, accanto al loro cagnolino. «Siamo scoppiati in un pianto liberatorio, siamo corsi ad abbracciarle, non avevamo più parole». Ieri in mattinata dai due giovani genitori è arrivato il «grazie immenso» a tutti i volontari: «Vorremmo abbracciarli uno ad uno, sono stati davvero eccezionali - rimarcano Sara e Alex -. Non so nemmeno in quanti fossero, c'era tutto il bosco illuminato dalle torce e dalle pile, grazie davvero a tutti, anche da parte di Betty e Adele». Che nel frattempo continuano a divertirsi dando da mangiare alle galline o rincorrendosi tra i giochi dell'abitazione, sotto gli occhi di mamma e papà.
David Zanirato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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