CORDENONS
Restano gravissime le condizioni di Francesca Carrer, la 45enne di Cordenons rimasta coinvolta nell'incidente stradale avvenuto sabato mattina, alle 7.35, in via Villa d'Arco. Ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Udine, i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
FIATO SOSPESO
C'è un'intera comunità con il fiato sospeso, che continua a chiedere informazioni sulle condizioni di salute della donna. È un momento delicato e dal Santa Maria della Misericordia le notizie arrivano con il contagocce. Su internet, e in particolare su Facebook, è un continuo susseguirsi di commenti (sulla dinamica dell'incidente) e di messaggi di affetto indirizzati a Francesca. La sorella ieri ha pomeriggio ha voluto spezzare il silenzio. Ha scelto la pagina Facebook 'Sei di Cordenons se'' per dare qualche aggiornamento: «Francesca - scrive Michela Carrer, poliziotta in servizio alla questura di Pordenone - sta continuando a lottare come una leonessa, con tutta la grinta e l'amore per la vita che la contraddistingue e che voi tutti conoscete». Poi si rivolge direttamente a lei: «Prenditi tutto il tuo tempo, noi non abbiamo fretta. Tieni duro ed impegnati più che mai».
La situazione, come detto, resta sempre grave. «Nel marasma emotivo della giornata di sabato - ha ricordato la sorella -, è capitato di conosce due persone che mi hanno detto: i primi giorni ricevere 'nessuna notizia'' sarà una buona notizia. L'ho capito solo uscendo dall'ospedale, quando ho iniziato a pregare di non essere chiamata. È così è stato: ad ora nessuna notizia».
LO SCHIANTO
Sabato mattina l'utilitaria condotta dalla 45enne, una Fiat Punto, era diretta da Cordenons verso San Quirino; dal senso di marcia opposto proveniva una Ford Mondeo station wagon, alla cui guida c'era un uomo di Porcia che, dopo aver affrontato una curva dove già in passato si erano verificati altri incidenti, aveva perso aderenza con l'asfalto, reso scivoloso dalla pioggia caduta sino a qualche ora prima e aveva cominciato a sbandare. Nel rettilineo, all'altezza del civico 67, aveva invaso l'altra corsia e centrato la Punto. L'impatto, semifrontale, era stato violento. L'auto della donna si era accartocciata su se stessa ed era finita nel campo che costeggia la strada.
Si era capito subito che la situazione era grave. Sul posto erano arrivate una squadra dei vigili del fuoco dal comando provinciale di Pordenone insieme ad un'ambulanza del 118. Con l'utilizzo del gruppo idraulico da soccorso, i pompieri erano riusciti a liberare la 45enne dalle lamiere contorte e l'avevano affidata al personale sanitario. Elitrasportata all'ospedale di Udine, era stata accolta nel reparto di Terapia intensiva. Praticamente illeso, invece, l'occupante della Ford Mondeo che era stato trasportato per controlli in ambulanza all'ospedale di Pordenone per essere successivamente dimesso.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Restano gravissime le condizioni di Francesca Carrer, la 45enne di Cordenons rimasta coinvolta nell'incidente stradale avvenuto sabato mattina, alle 7.35, in via Villa d'Arco. Ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Udine, i medici non hanno ancora sciolto la prognosi.
FIATO SOSPESO
C'è un'intera comunità con il fiato sospeso, che continua a chiedere informazioni sulle condizioni di salute della donna. È un momento delicato e dal Santa Maria della Misericordia le notizie arrivano con il contagocce. Su internet, e in particolare su Facebook, è un continuo susseguirsi di commenti (sulla dinamica dell'incidente) e di messaggi di affetto indirizzati a Francesca. La sorella ieri ha pomeriggio ha voluto spezzare il silenzio. Ha scelto la pagina Facebook 'Sei di Cordenons se'' per dare qualche aggiornamento: «Francesca - scrive Michela Carrer, poliziotta in servizio alla questura di Pordenone - sta continuando a lottare come una leonessa, con tutta la grinta e l'amore per la vita che la contraddistingue e che voi tutti conoscete». Poi si rivolge direttamente a lei: «Prenditi tutto il tuo tempo, noi non abbiamo fretta. Tieni duro ed impegnati più che mai».
La situazione, come detto, resta sempre grave. «Nel marasma emotivo della giornata di sabato - ha ricordato la sorella -, è capitato di conosce due persone che mi hanno detto: i primi giorni ricevere 'nessuna notizia'' sarà una buona notizia. L'ho capito solo uscendo dall'ospedale, quando ho iniziato a pregare di non essere chiamata. È così è stato: ad ora nessuna notizia».
LO SCHIANTO
Sabato mattina l'utilitaria condotta dalla 45enne, una Fiat Punto, era diretta da Cordenons verso San Quirino; dal senso di marcia opposto proveniva una Ford Mondeo station wagon, alla cui guida c'era un uomo di Porcia che, dopo aver affrontato una curva dove già in passato si erano verificati altri incidenti, aveva perso aderenza con l'asfalto, reso scivoloso dalla pioggia caduta sino a qualche ora prima e aveva cominciato a sbandare. Nel rettilineo, all'altezza del civico 67, aveva invaso l'altra corsia e centrato la Punto. L'impatto, semifrontale, era stato violento. L'auto della donna si era accartocciata su se stessa ed era finita nel campo che costeggia la strada.
Si era capito subito che la situazione era grave. Sul posto erano arrivate una squadra dei vigili del fuoco dal comando provinciale di Pordenone insieme ad un'ambulanza del 118. Con l'utilizzo del gruppo idraulico da soccorso, i pompieri erano riusciti a liberare la 45enne dalle lamiere contorte e l'avevano affidata al personale sanitario. Elitrasportata all'ospedale di Udine, era stata accolta nel reparto di Terapia intensiva. Praticamente illeso, invece, l'occupante della Ford Mondeo che era stato trasportato per controlli in ambulanza all'ospedale di Pordenone per essere successivamente dimesso.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
