Riccardi: «Contagi in salita a Trieste perché sono presenti meno vaccinati»

Giovedì 21 Ottobre 2021
Riccardi: «Contagi in salita a Trieste perché sono presenti meno vaccinati»
L'ALLERTA
PORDENONE E UDINE «La crescita dell'incidenza del Covid è collegata in prevalenza all'aumento dei casi registrato a Trieste dovuto sia alla più bassa percentuale di vaccinati rispetto alla media regionale che all'età mediamente più avanzata della popolazione e alla numerosità degli ospiti delle case di riposo e alla popolazione scolastica. Gli anziani sono stati i primi a essere sottoposti a vaccino ma è noto che la loro risposta immunitaria tende ad affievolirsi nel tempo: un fatto dimostrato dalla ripresa nelle strutture residenziali di alcuni focolai fortunatamente di bassa gravità clinica».
Lo ha affermato il vicepresidente Riccardo Riccardi. «Ai cittadini anziani - ha aggiunto Riccardi - stiamo già mettendo a disposizione la terza dose proprio per evitare una recrudescenza dell'epidemia. Al momento la situazione dei ricoveri, delle persone trattate a domicilio e dei tracciamenti è sotto controllo e non si rilevano importanti criticità assistenziali. Unica eccezione la difficoltà, presente su scala regionale e nazionale, di reperire personale infermieristico per effettuare i tamponi 7 giorni su 7. I territori di Trieste e Gorizia sono entrati adesso in una fase caratterizzata dall'aumento dei casi. Questo ha portato a un potenziamento da parte di Asugi delle attività di contact tracing e della sorveglianza».
«Nel dettaglio la crescita dei casi a Gorizia è paragonabile a quella già registrata ad agosto, mentre se guardiamo Trieste la crescita è simile a quella del mese di ottobre dell'anno scorso, per cui è atteso un aumento molto più alto per quest'ultimo territorio. Qui, in questo momento, i principali focolai vengono registrati in scuole primarie e pertanto sono aumentate le attività di controllo mediante esecuzione di tamponi». Nel corso del suo intervento il vicegovernatore Riccardi ha ricordato che il Dipartimento di prevenzione sta continuando ad assicurare l'esecuzione dei tamponi nella sede isontina e in quella giuliana dal lunedì al sabato. «A questo - ha concluso Riccardi - si aggiunge la costante attività di screening rivolta alle comunità residenziali per anziani e disabili, alle scuole e ai soggetti migranti che sono stati ben 400 nel solo mese di ottobre. Inoltre a chi rientra dai Paesi esteri viene garantita la sorveglianza e l'esecuzione dei tamponi a fine quarantena».
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