«Pronti a riaprire in sicurezza se si potrà Ma prevenire gli eccessi o saranno guai»

Venerdì 27 Novembre 2020
«Pronti a riaprire in sicurezza se si potrà Ma prevenire gli eccessi o saranno guai»
L'INCONTRO
UDINE Pronti alle riaperture in sicurezza se sarà possibile (e i dati visti ieri non fanno ben sperare). «Nell'ipotesi che a ridosso delle festività natalizie sia possibile un allentamento delle restrizioni anti-Covid, vogliamo lavorare fin d'ora con le categorie per farci trovare pronti a riaperture, pur parziali, che siano nella massima sicurezza». Lo ha affermato l'assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti dopo aver ricevuto nel Palazzo della Regione i presidenti della Fipe Confcommercio (la federazione pubblici esercizi) del Friuli Venezia Giulia, Bruno Vesnaver, e provinciale di Trieste, Federica Suban.
«Oggi le previsioni sono ancora incerte - ha rilevato Roberti -, ma se ci sarà la possibilità di far respirare baristi e ristoratori nel periodo delle festività dobbiamo prevenire quegli eccessi che potrebbero farci ripiombare a gennaio in una situazione difficile come quella che stiamo vivendo oggi. Sono le categorie le prime - ha riconosciuto l'assessore - a sollecitare controlli serrati per evitare che pochi furbetti possano danneggiare la quasi totalità degli esercenti che rispetta le regole e sopporta grandi sacrifici».
Roberti ha evidenziato come l'azione della Regione proceda su due binari, il primo dei quali è il sostegno alle imprese.
«In Consiglio regionale - ha ricordato - abbiamo appena approvato uno stanziamento di ulteriori risorse per i ristori alle categorie più colpite dagli effetti della pandemia. Di pari passo a provvedimenti di supporto finanziario va il percorso di confronto con i pubblici esercizi finalizzato a ripartire, appena possibile, nella piena osservanza delle regole, sapendo che chi le infrange produce un danno economico enorme a tutta la comunità». I vertici della Fipe hanno illustrato a Roberti la criticità della situazione per i gestori e per i loro dipendenti, molti dei quali versano in serie difficoltà economiche. La consegna a domicilio - hanno spiegato - sopperisce in minima parte al crollo dell'attività di ristorazione, mentre i gestori delle discoteche sono fermi da marzo scorso. Uno dei temi più scottanti per chi non è proprietario delle mura è il pagamento degli affitti, sul quale la Fipe sta interloquendo con i locatori. La speranza degli esercenti è che la zona rossa per il Friuli Venezia Giulia sia scongiurata e che una parziale riapertura dicembrina possa dare ossigeno alle famiglie del settore.
«Contiamo che il periodo più difficile - ha concluso Roberti - volga alla fine. Ma per accelerare i tempi e per scongiurare ricadute servono il contributo e il rigore di tutti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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