Profughi, in alloggi 39 vulnerabili. «Anche la bimba»

Sabato 18 Maggio 2019
MIGRANTI
UDINE La Prefettura di Udine si sta attivando per spostare anche la famiglia con una bimba di 2 anni dalla caserma Cavarzerani di via Cividale. La promessa arriva dalla voce autorevole dello stesso Prefetto, Angelo Ciuni, nel momento in cui le associazioni della cordata che si è aggiudicata l'ultima gara per il sistema di accoglienza nei centri straordinari (Cas) con meno di 50 posti annunciano di aver avviato questa settimana il servizio, con un totale di 709 persone ospitate. Fra di loro «anche le 39 persone - fra famiglie e soggetti fragili - in uscita dai progetti degli enti che non si sono aggiudicati la gara», in aggiunta ad «altre 60 persone già in carico agli enti gestori».
DA SISTEMARE
Una famiglia con una bimba di 2 anni, però, è tuttora alla Cavarzerani, come sottolineato anche dalla parlamentare grillina Sabrina De Carlo che, all'ultimo sopralluogo aveva trovato nell'ex caserma anche un'altra coppia e aveva sollecitato che si trovassero soluzioni alternative, come da promessa. Il prefetto Ciuni conferma: «Alla Cavarzerani c'è ancora una famiglia con una bimba e stiamo facendo in modo di trovare una soluzione in alloggio. È sottinteso che si allontanerà dalla Cavarzerani: ma restare qualche giorno all'ex caserma non dovrebbe essere traumatico». Per parte sua, Giovanni Tonutti di Oikos (una delle associazioni uscenti non riconfermate) rileva che «abbiamo ancora a carico nostro due famiglie e stiamo aspettando che si trovi anche per loro una sistemazione negli alloggi. Si tratta di una donna sola con due bambini e di una coppia con 3 figlie: tutti di nazionalità pakistana».
IL SISTEMA
Intanto, la cordata composta da Codess FVG, Aracon, Caritas e Consorzio il Mosaico, fa sapere che «è partito in questi giorni il servizio di accoglienza straordinario di cittadini richiedenti asilo bandito a inizio anno dalla Prefettura di Udine, fra i primi in Italia ad adottare il nuovo schema di capitolato: 709 posti, distribuiti su diversi comuni della provincia di Udine». I gestori informano che, «in collaborazione con la Prefettura» «hanno trovato una sistemazione nei propri alloggi anche a 39 delle persone in condizioni di fragilità famiglie con bambini, donne sole, disabili accolte finora da altri soggetti, che rischiavano di essere trasferite alla Cavarzerani. Ovvero, tutte quelle per cui gli stessi soggetti uscenti hanno richiesto una soluzione alternativa al trasferimento in caserma. Oltre a loro, il servizio garantisce continuità e tutela anche ad altre 60 persone circa in condizioni di vulnerabilità, già in carico ai soggetti che compongono» la cordata.
«È proprio per tutelare le persone in accoglienza fino a oggi che abbiamo deciso di partecipare alla gara nonostante i tagli economici e le modalità di erogazione del servizio, che garantisce esclusivamente servizi essenziali commenta Silvia De Lotto, direttrice dell'Area nuovi cittadini di Codess . Se non l'avessimo fatto, ora 700 persone, di cui molte in condizioni di vulnerabilità, sarebbero senza un alloggio o dirette in caserma. Sono numerosi gli aspetti del capitolato su cui dissentiamo, tanto che abbiamo presentato un ricorso, ancora in attesa di sentenza. Ma pur consapevoli delle criticità del nuovo sistema, lasciare le persone in difficoltà per noi non era un'alternativa percorribile. Partecipare alla gara è stata da parte nostra un'assunzione di responsabilità».
cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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