PRESA LA BANDA
UDINE Sono stati catturati dalla Polizia nel giro di un paio d'ore

Domenica 21 Luglio 2019
PRESA LA BANDA
UDINE Sono stati catturati dalla Polizia nel giro di un paio d'ore tutti e quattro i sospettati di essere i componenti della banda di rapinatori, i due presunti basisti e i due autori materiali, che ieri mattina ha assaltato la gioielleria Italico Ronzoni. Il primo a essere bloccato, ancora sul luogo della rapina, arrestato in flagranza, è stato un giovane di 27 anni, Daniele Giugliano, nato a Milano e residente in provincia di Udine. Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, a rivestire il ruolo di palo. Il suo volto, insieme a quello dei due rapinatori, era stato notato e fotografato il pomeriggio precedente proprio dai gioiellieri che avevano notato il comportamento sospetto di tre uomini che si aggiravano all'esterno della vetrina in quello che parrebbe ora essere stato un sopralluogo prima del colpo. L'immagine era stata consegnata dai gioiellieri alla Polizia che venerdì pomeriggio aveva già avviato le indagini per risalire all'identità delle persone.
LA FOTO
Il volto è stato dunque subito riconosciuto sia da uno dei titolari della gioielleria sia dagli agenti della Squadra Volante intervenuti sul posto non appena era scattato l'allarme antirapina, a cui era già stata consegnata la sua fotografia. Agli altri tre, sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, gli investigatori della Squadra Mobile, diretta dal Vice Questore aggiunto Massimiliano Ortolan, sono risaliti nel giro di un paio d'ore, dopo la pericolosa fuga nelle vie del centro di Udine con i due malviventi che, inseguiti dai commercianti e braccati da un finanziere in borghese, non hanno esitato a esplodere in due circostanze alcuni colpi di pistola ad altezza d'uomo, prima di dileguarsi a bordo di una Bmw grigia guidata da una terza persona in piazza Duomo. L'auto, ora posta sotto sequestro, è stata trovata abbandonata in una zona a Pasian di Prato.
L'AUTISTA
Il conducente Pasquale La Montagna, 27 anni, nato a Napoli ma residente in provincia, si è presentato spontaneamente in Questura poco prima delle 12 raccontando di essere stato avvicinato da due uomini, di cui uno armato, e di essere stato costretto a guidare l'auto fino a una determinata zona e poi essere scaricato dai due. Il suo racconto non è stato ritenuto attendibile dalla Polizia che, accertati dei collegamenti con gli altri presunti componenti della banda, lo hanno sottoposto a fermo. Proprio in quei momenti, individuato grazie ad alcune parziali ammissioni del palo e alle attività investigative avviate il luogo in cui potevano trovarsi i due rapinatori, la Polizia ha fatto irruzione in un'abitazione di Passons. Gli agenti hanno trovato all'interno della casa i due presunti rapinatori trasfertisti, Massimo Cangiano, 55 anni e Nevio Cavallo, 34 anni, entrambi di Napoli, e l'arma, una Remington calibro 45 semiautomatica con matricola abrasa e 16 colpi, nascosta in un cartone. I tre rolex di un valore di 35-40 mila euro sottratti dalla gioielleria erano incartati in alcuni tovaglioli. L'accusa, per tutti e quattro, è di concorso in rapina aggravata. Ai due esecutori materiali è stato contestato anche il possesso dell'arma clandestina. Esprimo il mio compiacimento alla Polizia che ha risolto in poche ore, presto e bene, il caso, ha dichiarato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo esprimendo anche i complimenti per il senso civico e lo sprezzo del pericolo mostrato dal finanziere che, in borghese, fuori servizio, ha tentato di fermare i rapinatori.
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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