Polstrada, Pasian offre due sedi

Domenica 22 Settembre 2019
Polstrada, Pasian offre due sedi
IL CASO
UDINE La sede della Polizia stradale di Udine va cambiata. E al più presto. Ne sono convinti i sindacati, Siulp, Siap, Fsp e Consap, che hanno portato il caso per la seconda volta sul tavolo del prefetto Angelo Ciuni e che si preparano a portarlo anche su quello dei vertici del Compartimento, per sollecitare una soluzione. In questo contesto (e nell'attesa che diventi realtà la progettata cittadella della sicurezza alla Cavarzerani), il sindaco di Pasian di Prato Andrea Pozzo, tende la mano agli agenti, proponendo almeno due possibili alternative: l'ex asilo di Santa Caterina e un edificio abbandonato da anni. Ce ne sarebbe pure una terza, il camping di Italia 90, ma, ammette Pozzo, «siamo ancora in piena trattativa con il Comune di Udine per il passaggio della proprietà a Pasian di Prato».
IL PROBLEMA
Lo stabile di viale Venezia «dove lavorano una trentina di persone», come ricorda Donato Carrozzo (Siulp) è una spina nel fianco. «Di recente la stessa amministrazione ha ritenuto opportuno far effettuare verifiche strutturali dei locali dopo la comparsa di alcune crepe sui muri», scrivono i sindacati. E poi, «ha delle barriere architettoniche». E «costa 54mila euro l'anno», elenca Carrozzo. C'è già da tempo l'idea di trasferire la sede a villa Rizzani di Pagnacco, messa a disposizione dalla Regione nel 2017, ma, rilevano i sindacati, «nei fatti tale ipotesi sembra si sia arenata sia per gli oneri di locazione giudicati incongrui dall'amministrazione della pubblica sicurezza sia per problematiche connesse a vincoli ambientali oltre che per la presenza di barriere architettoniche». Inoltre, vogliamo smuovere le acque, capire se l'ipotesi di Pagnacco è attuabile. A parere di chi lavora non è ottimale: non ci sono posti per le auto e poi è lontana dall'utenza. La cittadella della sicurezza alla Cavarzerani? Ma quando sarà pronta? Nell'attesa si potrebbe iniziare a valutare l'opzione B». Che, per l'appunto, sarebbe una delle ipotesi ventilate a Pasian di Prato. Sul piatto ci sarebbero dei fondi cospicui secondo Cinzia D'Orlando (Fsp), già stanziati per villa Rizzani, che andrebbero solo destinati altrove. «Ci siamo mossi per trovare una sede alternativa appena abbiamo capito che l'ipotesi di Pagnacco è un palliativo che non si concretizzerà, perché ci sono vincoli ambientali e paesaggistici che non si possono superare».
IL SINDACO
«A Pasian di Prato un'area papabile è l'ex asilo di Santa Caterina in via Genova, che 10 anni fa è stato dismesso quando è stata costruita la nuova scuola, ma non è fatiscente», dice Pozzo. E poi si trova a due passi dalla tangenziale. La seconda proposta «è una soluzione più ambiziosa, che, però offrirebbe uno spazio fantastico. Si tratta di un gigantesco edificio in mattoni in via Lignano, privato, in stato di degrado, periodicamente rifugio di sbandati. Era una vecchia tipografia, doveva diventare uno studio fotografico con centro stampa. Invece, non è mai stato usato. È un buco nero, in mezzo ad un'area tutta pulita e servita. Ho lanciato un appello per stimolarne la riqualificazione», dice il sindaco. La terza ipotesi, che però difficilmente sarà nella partita, è il camping di Italia 90, «ma stiamo ancora discutendo con Udine per il passaggio a Pasian di Prato. C'era anche questa possibilità in piedi, ma sarebbe ancor più complicato, perché avrebbe un iter più lungo e, soprattutto, non è ancora nostro, anche se le giunte hanno già deliberato un tavolo ad hoc per il passaggio».La soluzione sembra a portata di mano. Il «piano B», infatti, per i sindacati potrebbe proprio essere una delle alternative indicate da Pozzo. «La sua proposta ha dato la possibilità di individuare una soluzione logistica ottimale per la realizzazione di una nuova sede». Per indubbi vantaggi, secondo i sindacalisti, visto che è all'ingresso della tangenziale, è senza barriere, costerebbe di meno e potrebbe accogliere anche il ricovero dei mezzi. «L'impegno e la sensibilità delle varie istituzioni coinvolte fa ben sperare che si possa giungere nel breve periodo ad un ottimo risultato», scrivono le sigle.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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