«Pochi medici? Mancano i posti»

Domenica 17 Dicembre 2017
«Pochi medici? Mancano i posti»
I PUNTI CRITICI
UDINE Da un lato medici disoccupati e precari; dall'altro, carenza di specialisti. Sembra un paradosso, eppure è questa la situazione denunciata da Maurizio Rocco, che ieri, in occasione della Giornata del medico e della contestuale assemblea dell'Ordine, è stato confermato presidente dell'associazione provinciale udinese per il prossimo triennio.
A monte delle problematiche denunciate, ci sono il blocco del turn-over (all'1%), i tagli alla sanità e la mancata pianificazione regionalie. «A livello nazionale - ha spiegato Rocco - ogni anno ci sono 10mila laureati in medicina; circa 5mila accedono alla borsa di studio, altri 2mila entrano nelle scuola di specializzazione. Significa che più o meno 3mila giovani medici all'anno vanno a spasso: fanno le guardie mediche oppure trovano occupazioni sottopagate. È paradossale perché, dall'altra parte, mancano gli specialisti, soprattutto in pediatria, anestesia, rianimazione e medicina generale». Da parte del presidente dell'Ordine arrivano quindi le richieste della categoria: «C'è un problema di accesso alle scuole di specializzazione per il mancato adeguamento programmatico. Al Governo - ha continuato - chiediamo di aumentare il numero delle borse di studio, alla Regione di fare una programmazione, perché di fatto non si sa quale sia il fabbisogno di specialisti sul territorio».
LISTE D'ATTESA
Un sistema in sotto-organico, secondo l'Ordine, ha delle conseguenze anche sulle liste di attesa per le prestazioni: «L'allungamento - ha spiegato il presidente - non è da attribuire alla libera professione dei medici, bensì ai limiti di spesa imposti, con una previsione della riduzione del rapporto tra spesa sanitaria e Pil al 6,4%, soglia di allarme per l'abbassamento della qualità delle prestazioni. A questo si aggiungono le carenze strutturali e quelle di personale, nonché i limiti orari in cui si possono usare le attrezzature.
POLITICA REGIONALE
Secondo Rocco, le Aggregazioni funzionali territoriali (che aggregando più medici negli studi consentono un lavoro di equipe e un orario di apertura maggiore), sono ormai rodate e sono state ben accettate dai medici. Di contro, però, il vertice dell'Ordine lamenta una rete informatica scadente e un eccesso di burocrazia.
Infine, c'è il nodo della medicina difensiva, ossia quando i medici prescrivono una maggior richiesta di esami per cercare di essere meno esposti alle denunce: «Un comportamento che ha ricadute economiche e di appropriatezza terapeutica - ha commentato Rocco - ma non si è concretizzata l'esclusione della punibilità del medico quando si rispettano le linee guida e le buone pratiche».
L'ABUSIVISMO IN ODONTOIATRIA
Una stima a livello nazionale parla di 15mila persone in Italia che esercitano abusivamente l'odontoiatria. Non ci sono dati riferiti alla provincia di Udine - ha spiegato il neo-rieletto presidente della Commissione Albo odontoiatri, Giovanni Braga -. I casi sospetti sono diversi, ma senza una denuncia non si può intervenire». Grazie a una collaborazione stretta con i Nas, la Commissione è riuscita nel 2017 a costituirsi parte civile in un processo contro un abusivo, «cosa che si traduce - ha continuato - in una maggiore sanzione nei confronti del colpevole. La Cao da 20 anni spinge per una legge più severa: allo stato attuale, infatti, l'abuso della professione viene punito con il sequestro dei beni e una multa di 518 euro. Noi proponiamo sanzioni pari almeno a 20mila euro e la confisca del beni», poiché «l'abusivismo è una piaga e chiediamo ai cittadini di segnalarlo senza paura». A breve, inoltre, sarà disponibile una app a livello nazionale che permette di controllate chi può esercitare la professione echi no».
UN NUOVO PROGETTO
Nel corso dell'assemblea è stato anche illustrato un nuovo progetto della Cao provinciale udinese: a partire dai primi mesi del 2018, infatti, i dentisti andranno nelle scuole del Friuli per insegnare la prevenzione e i corretti stili di vita, per diffondere la corretta igiene dentale.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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