Piccin presidente, ma è polemica

Martedì 21 Gennaio 2020
COMMISSIONE
UDINE È la consigliera regionale pordenonese Mara Piccin (Forza Italia) la nuova presidente della Quarta Commissione del Consiglio regionale.
L'organismo legislativo l'ha eletta con 27 consensi. La forzista prende così il posto del collega di partito Piero Camber, decaduto dall'incarico lo scorso anno. Era stato il Pd, nelle scorse settimane, a richiamare l'attenzione sul fatto che da marzo dello scorso anno la Commissione fosse sprovvista di presidente dopo la sospensione e la decadenza di Camber. I dem avevano dunque minacciato di impugnare tutti gli atti se non si fosse provveduto al più presto. Camber era stato sospeso il 27 marzo scorso e definitivamente decaduto il 15 novembre, poi sostituito da Walter Zalukar, subentrato il 3 dicembre. Il Pd aveva parlato di «beghe di partito» mentre il Movimento 5 stelle di «evidente imbarazzo di Forza Italia a scegliere il sostituto alla presidenza». A chiarire la situazione era stato il capogruppo della Lega Mauro Bordin spiegando che «la commissione non ha mai smesso di funzionare regolarmente».
REAZIONI
I pentastellati ieri hanno commentato così la nomina di Piccin: «Buon lavoro alla nuova presidente ma non possiamo nascondere le nostre perplessità per la scelta della maggioranza, considerato il suo coinvolgimento nell'inchiesta sui rimborsi in Consiglio regionale». Dunque aggiungono: «Non ci è possibile condividere la scelta di un centrodestra evidentemente allo sbando, visto il tempo che ha impiegato a eleggere il nuovo presidente di Commissione: l'esistenza di una condanna, confermata in appello, della magistratura contabile, e di un giudizio pendente non ci sembra un buon segnale. Ci auguriamo comunque che la presidente sappia rappresentare nel suo ruolo le esigenze di tutti, ascoltando maggioranza e opposizioni». Interviene anche Cristiano Shaurli (Pd): «Appare ora davvero inopportuna e intempestiva la decisione di indicare alla presidenza di una Commissione consiliare chi ha appena visto confermata una condanna per uso improprio di fondi pubblici. Il Pd aspetta tutti i gradi di giudizio ma una cosa sono le leggi e altra cosa è l'opportunità e l'esempio che la politica dà ai cittadini. Noi siamo garantisti e non deflettiamo da questa linea, ma se si deve ricoprire una nuova carica, avere una condanna a carico non è indifferente», dice Shaurli, ricordando che pochi giorni fa la seconda sezione giurisdizionale centrale d'appello della Corte dei Conti ha confermato la sentenza di primo grado per Mara Piccin, ritenuta colpevole di danno erariale, derivante dall'indebito rimborso delle spese sostenute nell'espletamento del mandato consiliare nel 2011.
Approvato il disegno di legge sulla realizzazione di nuovi locali della Questura di Trieste che saranno destinati ad ospitare l'Ufficio immigrazione. «L'obiettivo della norma ha spiegato l'assessore Sebastiano Callari non è creare ulteriori muri contro l'immigrazione ma migliorare i livelli di sicurezza richiesti dalla Questura e far sì che i locali che accolgono le persone siano più dignitosi».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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