Piano per rivedere 164 appartamenti a San Domenico

Sabato 13 Marzo 2021
IL PIANO
UDINE Sedici edifici per 164 appartamenti coinvolti: è un piano di riqualificazione urbana ambizioso, quello approvato ieri dalla giunta Fontanini, che adesso invierà a Roma il progetto con l'obiettivo di ottenere dallo Stato 15 milioni di euro che saranno investiti per rimettere a nuovo gli immobili di edilizia sociale di San Domenico. Palazzo D'Aronco, infatti, parteciperà al bando nazionale per la qualità dell'abitare, puntando a migliorare una serie di palazzine realizzate tra il 1950 e il 1980: «La linea d'azione che abbiamo scelto ha spiegato l'assessore Giulia Manzan -, è quella di riqualificare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale e ad incrementarla. Assieme all'Ater, abbiamo individuato il quartiere più compromesso perché gli edifici sono vetusti e non adeguati dal punto di vista sismico ed energetico e abbiamo deciso per San Domenico; le stesse realtà associative e i residenti che hanno preso parte al tavolo partecipativo hanno evidenziato delle criticità nel quartiere e ci hanno fatto capire che c'è la necessità di realizzare una realtà abitativa migliorativa rispetto a quella attuale». Per la redazione del progetto, realizzato dallo Studio Barreca & La Varra di Milano, sono stati fatti degli studi approfonditi: «La stessa tipologia abitativa è cambiata ha spiegato Manzan -, ad esempio famiglie i cui figli sono ormai usciti di casa, o coppie in cui è rimasta una sola persona e quindi gli spazi sono più ampi del necessario. È stata fatta un'analisi puntuale di questi aspetti, da cui emerge che i trilocali non sono attuali e di questo è stato tenuto conto». Il progetto coinvolge 15 edifici di proprietà del Comune e gestiti dall'Ater, più uno di proprietà dell'Ater, che saranno demoliti e ricostruiti in fasi successive, tanto che il progetto si chiama San Domenico 2030; per permettere gli abbattimenti delle palazzine, grazie alla collaborazione con l'Ater un certo numero di famiglie verrà spostato in altre strutture non distanti. «Ora ci sono 164 abitazioni ha continuato l'assessore -, noi ne ricaveremo 178; ovviamente siamo stati attenti al principio indicato dall'Europa di non consumare suolo: attualmente la superficie è di 17.850 metri quadrati, noi riusciremo a diminuirla un po', fino a 17.600. Daremo più varietà innovativa dal punto di vista abitativo: ad esempio, ogni appartamento avrà una piccola loggia e quelli al piano terra un giardino, e saranno anche installati ascensori». Per il progetto, a cui partecipano anche realtà associative del quartiere, le risorse statali saranno integrate da fondi dell'Ater e del Comune.
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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