Pesca sportiva, non serve la licenza se sei un turista

Mercoledì 22 Novembre 2017
LA LEGGE
TRIESTE Non servirà la licenza per praticare il pescaturismo in Friuli Venezia Giulia. Lo stabilisce il disegno di legge che riforma la gestione delle risorse ittiche nelle acque interne, approvato ieri dal Consiglio regionale con i voti favorevoli della maggioranza e le astensioni delle opposizioni. Viene inoltre introdotta la pratica di pesca meno invasiva denominata no-kill che prevede che ogni pesce catturato venga rilasciato: maggiore flessibilità viene applicata al numero di giornate (sempre otto ma non più distribuite in due settimane ed estese a 12) in cui residenti e non residenti potranno pescare senza licenza per finalità turistiche e per avvicinare neofiti a questa attività.
Contrario il Movimento 5 Stelle: «Dovrebbe invece essere obbligatoria osserva Ilaria Dal Zovo, relatrice di minoranza del provvedimento assieme alla forzista Mara Piccin poiché se prelevi un bene che è pubblico, devi avere un titolo che ti abiliti a farlo».
SANZIONI
Il provvedimento innalza le sanzioni amministrative: aumentano quelle per la pesca dove vietata da 400 a 420 euro, per i minori in assenza dell'accompagnatore (da 90 a 120 euro) e se si trattengono specie contrarie a quelle inserite nel regolamento (da 400 a 420). Le sanzioni relative alla violazione di pesca nei laghetti arrivano fino a 2.100 euro in casi particolari. Secondo i grillini, il disegno di legge «avrebbe dovuto incidere maggiormente sul contrasto alle attività illecite come ad esempio la pesca di frodo» in forte espansione negli ultimi anni anche in Friuli Venezia Giulia.
COSA CAMBIA
Il provvedimento semplifica le procedure ma soprattutto ammoderna l'Ente tutela pesca denominandolo Ente tutela patrimonio ittico e attribuendo alla Regione un ruolo più forte: la nuova struttura prevede la figura di un direttore generale nominato dalla Giunta e un Comitato ittico, organo consultivo mentre il Piano di gestione ittica diventa il quadro tecnico-scientifico di riferimento. Viene eliminato il canone a carico degli organizzatori per lo svolgimento delle gare di pesca. Introdotta dalla Giunta, in via sperimentale, la possibilità di concedere (previo parere vincolante del Comitato) la gestione di massimo cinque campi di gara fissi affinchè le associazioni possano meglio programmare le proprie attività. Le concessioni soggette al pagamento del canone hanno la durata massima di un anno, rinnovabili per due. «Mi aspettavo commenta Roberto Revelant (Ar) che si considerassero anche altre fattispecie come i fiumi in prossimità di attività economiche che rappresentano un'opportunità di sviluppo e valorizzazione di quei tratti».
BOLKESTEIN
Via libera unanime alla proposta di legge nazionale di Forza Italia e a due mozioni (M5S e Sel) per escludere il commercio ambulante dalla direttiva europea Bolkestein che impone di mettere a gara le concessioni pubbliche anzichè assegnarle senza un termine. Riprende invece lo sciopero della fame a staffetta (fino al 30 novembre) dei consiglieri del Pd per l'approvazione della legge sullo Ius Soli al Senato.
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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