OPERAZIONE
UDINE Percosse, ingiurie e comportamenti svilenti della sua libertà. A porre fine a un'escalation di violenze subite tra le mura domestiche da una giovane donna di origini straniere per mano del compagno è stata la Polizia che all'alba di domenica ha arrestato l'uomo, 36 anni, rumeno, con l'accusa di maltrattamenti. La Polizia è intervenuta nell'abitazione della coppia intorno alle 3 di notte. Udite le urla e le richieste di aiuto della giovane donna che provenivano dall'appartamento dei due stranieri nel cuore della notte, una vicina di casa ha composto il numero unico di emergenza. La Sala operativa della Questura ha indirizzato sul posto due equipaggi della Squadra Volante. All'arrivo dei poliziotti, la giovane vittima, una donna di origini moldave, 32 anni, si è presentata alla porta con il volto arrossato, escoriazioni e ferite alle mani, alle labbra ed ad un orecchio. Impaurita, ha riferito agli agenti di esser stata colpita dal compagno con calci e pugni e che non era la prima volta che accadeva. A innescare la scintilla della violenza, questa volta, sarebbe stato un litigio dettato dalla gelosia dell'uomo. La donna è stata accompagnata in ospedale e medicata dai sanitari, con una prognosi di 10 giorni. La giovane ha ricostruito una serie di maltrattamenti che sarebbero cominciati nell'autunno scorso e sarebbero proseguiti nel corso dei mesi con quella che, secondo gli investigatori, sarebbe stata una preoccupante escalation. Intrecciata una relazione da circa un anno, da qualche mese la coppia era andata ad abitare insieme nell'appartamento dove domenica notte è intervenuta la Polizia. Le prime avvisaglie dei maltrattamenti sarebbero cominciate a fine ottobre quando la donna si era già recata in pronto soccorso per delle ferite, anche in quel caso giudicate guaribili in una decina di giorni. La donna, succube e in uno stato di soggezione verso il compagno, non aveva sporto all'epoca denuncia. Anzi, ai sanitari aveva spiegato allora di essersi fatta male cadendo dalle scale. I poliziotti hanno ricostruito un quadro preciso di maltrattamenti raccogliendo i referti medici e ascoltando le testimonianze di parenti e vicini. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti e condotto in carcere.
e.v.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Percosse, ingiurie e comportamenti svilenti della sua libertà. A porre fine a un'escalation di violenze subite tra le mura domestiche da una giovane donna di origini straniere per mano del compagno è stata la Polizia che all'alba di domenica ha arrestato l'uomo, 36 anni, rumeno, con l'accusa di maltrattamenti. La Polizia è intervenuta nell'abitazione della coppia intorno alle 3 di notte. Udite le urla e le richieste di aiuto della giovane donna che provenivano dall'appartamento dei due stranieri nel cuore della notte, una vicina di casa ha composto il numero unico di emergenza. La Sala operativa della Questura ha indirizzato sul posto due equipaggi della Squadra Volante. All'arrivo dei poliziotti, la giovane vittima, una donna di origini moldave, 32 anni, si è presentata alla porta con il volto arrossato, escoriazioni e ferite alle mani, alle labbra ed ad un orecchio. Impaurita, ha riferito agli agenti di esser stata colpita dal compagno con calci e pugni e che non era la prima volta che accadeva. A innescare la scintilla della violenza, questa volta, sarebbe stato un litigio dettato dalla gelosia dell'uomo. La donna è stata accompagnata in ospedale e medicata dai sanitari, con una prognosi di 10 giorni. La giovane ha ricostruito una serie di maltrattamenti che sarebbero cominciati nell'autunno scorso e sarebbero proseguiti nel corso dei mesi con quella che, secondo gli investigatori, sarebbe stata una preoccupante escalation. Intrecciata una relazione da circa un anno, da qualche mese la coppia era andata ad abitare insieme nell'appartamento dove domenica notte è intervenuta la Polizia. Le prime avvisaglie dei maltrattamenti sarebbero cominciate a fine ottobre quando la donna si era già recata in pronto soccorso per delle ferite, anche in quel caso giudicate guaribili in una decina di giorni. La donna, succube e in uno stato di soggezione verso il compagno, non aveva sporto all'epoca denuncia. Anzi, ai sanitari aveva spiegato allora di essersi fatta male cadendo dalle scale. I poliziotti hanno ricostruito un quadro preciso di maltrattamenti raccogliendo i referti medici e ascoltando le testimonianze di parenti e vicini. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti e condotto in carcere.
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