Ora si cercano anche biologi e tecnici di laboratorio

Sabato 24 Ottobre 2020
IL SISTEMA SANITARIO
UDINE Mentre il numero di contagiati cresce di giorno in giorno, negli ospedali diventa sempre più impellente reperire personale e non si tratta solo di infermieri o anestesisti.
Sono diverse le figure professionali che servono a far funzionare la macchina. L'urgenza è tale da far saltare anche le prove selettive, come nel caso del bando emesso dall'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc) per l'assunzione a tempo determinato di dirigenti biologi di patologia clinica, al fine di far fronte alle esigenze delle strutture interessate.
Un'esigenza che risulta essersi resa più cogente in questi mesi stante la necessità di rafforzare l'offerta sanitaria e sociosanitaria necessaria a fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS-Cov-2.
GRADUATORIA ESAURITA
A oggi l'Azienda non dispone di graduatorie per questo profilo professionale, dato che quella esistente si è sostanzialmente esaurita. Da qui un bando per titoli e solo eventuale prova selettiva. Lo stesso problema emerge con i tecnici di laboratorio. Se finora si ci è concentrati sulla carenza di medici di medicina generale, specialisti e infermieri, ecco che emerge la necessità di rimpolpare le strutture sanitarie anche di altre figure professionali. E di tecnici di laboratorio s'inizia a sentire la carenza, a causa dei numerosi pensionamenti (che toccano tutti i rami della sanità), ovvero assenze di lungo periodo non sostituite, che possono impattare negativamente sulle tempistiche di processazione e refertazione dei campioni biologici. Anche in questo caso le graduatorie risultano esaurite e la carenza di tecnici in questi mesi si è fatta sentire particolarmente e si è aggravata a fronte della necessità di rafforzare l'offerta sanitaria e sociosanitaria per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid. È, dunque, caccia ai camici bianchi, ma trovarli e arruolarli potrebbe non essere così semplice come in passato e proprio perché tutti li cercano e hanno, forse, sottovalutato in passato la necessità di avere coperture certe. E nel quadro non fanno eccezione i chimici. Anche per loro è pronto un bando e anche in questo caso si potrebbe saltare la prova selettiva perché gli ospedali hanno fretta di rafforzare gli organici e il Covid non sembra concedere tempi lunghi o tregue per organizzarsi seguendo gli iter abituali.
PROCEDURE PIÙ RAPIDE
Per ottimizzare i processi di gestione degli screening per Covid e di comunicazione ai cittadini, è al via in regione il servizio di trasmissione degli esiti negativi dei tamponi tramite il sistema telefonico mobile o fisso. È previsto che ogni giorno vengano inviati a tutte le persone con un esito negativo del tampone o un sms, se è confermata la validità di un numero di telefono cellulare, o una chiamata automatica sul telefono fisso. In quest'ultimo caso, se non ci dovesse essere una risposta, sono previste fino a tre chiamate in orari diversi e in giornate diverse provenienti dal numero telefonico 040/0647840. Il servizio è attivo tutti i giorni della settimana ed è stato realizzato su richiesta delle Aziende sanitarie, con il mandato della Regione e il coordinamento dell'Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute e con l'attività tecnica di Insiel e di Televita. La prima ad attivare il servizio di comunicazione telefonica automatica è l'Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, che ha iniziato la fase di test del sistema con la spedizione dei messaggi ai cittadini che hanno effettuato il tampone nelle le sedi del Dipartimento di Prevenzione di Udine e che sono risultati negativi. Oltre alla comunicazione telefonica, i referti sono disponibili nel fascicolo sanitario elettronico all'interno della piattaforma Sesamo' e sono visibili anche ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta , se autorizzati alla visione da parte di ogni assistito. Entro una settimana il servizio di comunicazione telefonica sarà attivato da tutte le Aziende sanitarie della Regione
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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