Oncologia, innovazione da Udine

Mercoledì 28 Luglio 2021
Oncologia, innovazione da Udine
OSPEDALE
UDINE Da Udine parte l'innovazione per curare i malati di tumore, un progetto che celebra il matrimonio tra ospedale e università, in collaborazione con la Bocconi di Milano. Da oltre un anno l'attenzione è concentrata sul Covid, ma le malattie avanzano. Patologie con cui si combatte da decenni e che non sono state trascurate in nome dell'emergenza. L'AsuFc è la prima azienda in Italia ad avviare il progetto per l'oncologia di precisione. Siamo nel campo della medicina personalizzata che, entro un paio d'anni, potrebbe essere esportata a livello nazionale. Per i non addetti ai lavori può essere un concetto difficile da far comprendere, ma il focus è uno e uno soltanto: curare i malati di cancro. Passiamo da un oncologia che curava i umori in base all'organo o al tessuto colpito a un'oncologia che cerca di curare il cancro in base alle specifiche mutazione genetiche di quello specifico tumore. Questa cosa che già di per sé è complessa spiega il direttore dl dipartimento di oncologia dellll'AsuFc, Giampiero Fasola - comporta dei cambiamenti sostanziali nell'organizzazione delle attività. Si entra nel campo della medicina personalizzata , un obiettivo che non è mai stato perso di vista nemmeno con la pandemia.
IL PERCORSO
Un percorso che richiede il suo tempo con l'obiettivo di essere esportato prima all'interno del Sistema sanitario regionale e poi a livello nazionale. La rivoluzione, insomma, parte da Udine. Speriamo precisa Fasola entro due anni di riuscire ad aver affiancato le altre strutture in modo da poter confrontare e entro questo termine, se riusciamo a produrre dati interessanti, di poterci confrontare al livello nazionale. L'impegno è tanto, soprattutto in questo momento storico, e magari è stato proprio il contesto a celebrare un matrimonio che ormai non sembrava più potesse avere luogo: quello tra medici ospedalieri e medici universitari. Forse a unirli stavolta è stata l'emergenza, forse un obiettivo ambizioso. Quel che conta è che per i pazienti affetti da cancro si apre una porta nuova, nuove occasioni. Una percorso difficile da capire per i non addetti i lavori, con la nascita di un board e nuovi modelli organizzativi. Tradotto, significa cure sempre più di precisione per una patologia che in Fvg miete centinaia di vittime ogni anno: il cancro. Quest'iniziativa rappresenta un modello per l'intero sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia con il passo successivo che coinvolgere tutte le altre aziende del servizio sanitario regionale ha affermato il vicegovernatore Riccardo Riccardi - Quest'esperienza è l'ennesima dimostrazione di una Regione che, al di là delle polemiche che abbiamo ascoltato anche nelle ultime ore, durante la pandemia, ha ridotto meno a livello nazionale l'attività oncologica. Altre regioni ci hanno privato, ma mai con una completezza come quella costruita all'ospedale di Udine, pur in piena pandemia. Un momento importante per l'azienda ha sottolineato il direttore generale dell'AsuFc, Denis Caporale un percorso che ha messo assieme ospedale e università. Sono sinergie che s'inizia a intravedere ha aggiunto. Sinergie che vengono auspicate da almeno 15 anni e pare che, oggi, il matrimonio tra ospedale e università sia finalmente celebrato nel segno di una lotta comune, quella contro i tumori. Da qui inizierà una nuova era per AsuFc ha aggiunto Caporale - e ci saranno altri percorsi che troveranno luce con l'atto aziendale, un testo decisamente atteso, che mette nero su bianco il futuro della più grande azienda sanitaria del Friuli Venezia Giulia.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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