ALTO FRIULI
AMARO La pandemia non ferma le imprese. «Covid 19 ha rallentato a non intaccato gli importanti progetti di crescita e il tempo del lockdown è stato messo a frutto per una significativa innovazione di processo». Parla così Mario Zearo, presidente e ad di Advan di Amaro, che produce sistemi implantari. «Apriremo i cantieri a settembre, anziché a giugno, per il nuovo stabilimento nella zona industriale di Amaro». L'aggiornamento del business plan è stato necessario, poiché l'azienda è stata costretta al fermo nel mese di aprile, ma «gli ordini ci dicono, già da maggio, che il settore sta ripartendo, cioè che i pazienti tornano dal dentista. Le previsioni indicano un ritorno alla completa normalità per fine settembre» La previsione di bilancio 2020 è confermata a 1,950 milioni. Il mercato è diviso tra il 43,6% in Italia e 56,4% all'estero. L'occupazione è destinata a salire, da 11 a 22 collaboratori. L'azienda, inoltre, continuerà ad investire, circa 3 milioni di euro, da qui al 2021. «Ci stiamo attrezzando per essere interlocutori dell'odontoiatria che applica il digital workflow integrale, ovvero l'esecuzione di tutte le fasi, dall'impronta digitale alla corona dentale finita eseguite in ambiente digitale».
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© RIPRODUZIONE RISERVATA AMARO La pandemia non ferma le imprese. «Covid 19 ha rallentato a non intaccato gli importanti progetti di crescita e il tempo del lockdown è stato messo a frutto per una significativa innovazione di processo». Parla così Mario Zearo, presidente e ad di Advan di Amaro, che produce sistemi implantari. «Apriremo i cantieri a settembre, anziché a giugno, per il nuovo stabilimento nella zona industriale di Amaro». L'aggiornamento del business plan è stato necessario, poiché l'azienda è stata costretta al fermo nel mese di aprile, ma «gli ordini ci dicono, già da maggio, che il settore sta ripartendo, cioè che i pazienti tornano dal dentista. Le previsioni indicano un ritorno alla completa normalità per fine settembre» La previsione di bilancio 2020 è confermata a 1,950 milioni. Il mercato è diviso tra il 43,6% in Italia e 56,4% all'estero. L'occupazione è destinata a salire, da 11 a 22 collaboratori. L'azienda, inoltre, continuerà ad investire, circa 3 milioni di euro, da qui al 2021. «Ci stiamo attrezzando per essere interlocutori dell'odontoiatria che applica il digital workflow integrale, ovvero l'esecuzione di tutte le fasi, dall'impronta digitale alla corona dentale finita eseguite in ambiente digitale».
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