Occupazione in crescita soprattutto fra le donne

Martedì 12 Dicembre 2017
I NUMERI
TRIESTE Cresce del 2,2% l'occupazione in Friuli Venezia Giulia nel terzo trimestre dell'anno. Quasi 510mila occupati stando ai dati forniti dalla Direzione centrale lavoro della Regione, basati su elaborazioni delle cifre Inps con incrementi consistenti tra le donne (+5,2%) e una situazione stazionaria per la popolazione maschile. L'occupazione femminile cresce soprattutto grazie a contratti a tempo determinato e part time, soluzioni spesso involontarie, in mancanza di occasioni migliori. Dall'analisi delle comunicazioni obbligatorie, il saldo fra assunzioni e cessazioni nei primi nove mesi dell'anno è inoltre di 20 mila unità, contro le 13.600 del 2016. Si tratta in maggioranza di contratti a tempo determinato. Nel complesso, i disoccupati diminuiscono del 6,4% (sono 35.926) mentre gli inattivi scendono del 4,9% (sono 218.587). «L'occupazione continua a crescere, in particolare per quanto riguarda le donne commenta l'assessore Loredana Panariti si tratta di segnali importanti di una ripresa robusta, trainata in particolare dal settore dei servizi». A contribuire al miglioramento della situazione occupazionale, infatti, sono i servizi e il turismo, mentre industria e costruzioni tornano a diminuire nel terzo trimestre dopo i buoni risultati segnati nel secondo trimestre 2017. Prendendo in considerazione i primi nove mesi dell'anno, la manifattura segna complessivamente un +2,7%, mentre le costruzioni si confermano in calo con un -6,9% (1.755 addetti in meno). La volontà della Regione è quella di favorire le stabilizzazioni ragionando «sui contratti a tempo determinato che sono in aumento, per supportare il lavoro di qualità e il consolidamento delle posizioni lavorative» ecco perché, nella legge di stabilità da oggi al vaglio del Consiglio regionale, la Giunta inserirà una serie di strumenti a favore dell'occupazione e stanziando 5 milioni per progetti di autoimprenditorialità. Verrà varata una posta di 500mila euro per favorire la permanenza e il rientro nel mercato del lavoro delle giovani madri. Nei primi nove mesi dell'anno, le assunzioni (179.921) sono state più delle cessazioni (159.618) con un saldo positivo pari al 49,3% in più dello stesso periodo del 2016. Sul fronte della tipologia dei contratti stipulati, emerge che quello a tempo determinato crescono del 22,3% mentre il tempo indeterminato scende dello 0,8%. Consistente la crescita dell'apprendistato (+45,9%). In aumento anche i tirocini (+16,7%) e i contratti di lavoro domestico (+39,5%). È boom di assunzioni nella ristorazione e negli alberghi (+56,3% di contratti) e nei servizi (+30,6%) ma anche nell'agricoltura (+25,7%) e dati positivi riguardano anche manifattura (+19,8%), costruzioni (+15,2%) mentre l'istruzione registra un calo dello 0,9% con 13.292 assunzioni. «Si deve intervenire sulla qualità dell'occupazione agganciandola ad una reale ripresa del sistema industriale» commenta il segretario regionale Cisl Luciano Bordin. La Regione punta, infine, a sostenere lo sviluppo di un laboratorio per i farmaci biosimilari tramite l'Icgeb - il cui mercato, nel 2020, potrebbe raggiungere i 35 miliardi di dollari di valore.
E.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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