Nuovi sindaci in Friuli Vince il centrodestra

Mercoledì 23 Settembre 2020
I RISULTATI
UDINE Premariacco, Varmo e Ovaro hanno i loro nuovi sindaci. Con Cividale erano i Comuni al voto il 20 e 21 settembre. Sindaco di Premariacco è Michele De Sabata, che è riuscito a non far commissariare il Comune c'era solo lui in corsa perché alle urne si è presentato più del 50% degli aventi diritto e più del 50% dei voti sono stati a suo favore. Il paese riparte dopo lo sconquasso verificatosi a fine luglio a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza su presunti illeciti in appalti che ha portato il sindaco agli arresti domiciliari. A Ovaro, con Lino Not, si riparte, invece, dopo dieci mesi commissariamento, per un rilancio del paese e delle relazioni con il resto del territorio. A Varmo continuità ideale con il recente passato per la vittoria di Fausto Prampero, sostenuto dalla maggioranza uscente.
PREMIARIACCO
«Si riparte dal solco profondo tracciato dall'amministrazione precedente, sarebbe una follia uscirne, perché ha lavorato bene». De Sabata, forse a sorpresa, non applica alcuna cesura con la storia recente del Comune, pur marcando le differenze. «Premariacco è stato sempre un centro in cui il Centrodestra è stato vincente», ricorda, dichiarando implicitamente l'area di appartenenza seppure alla guida di «Premariacco Riparte». I votanti sono stati 1663, 1.152 i voti validi a suo favore. Considerevoli, però, sia le schede bianche (207), sia le schede nulle (304), probabili strascichi in cabina del ritiro del candidato sindaco Vicenzino Durì e di Vivere Premariacco a pochi minuti dalla chiusura delle liste, con invito a non partecipare al voto per commissariare il Comune, in attesa di stemperare il clima. «Sono espressione del partito del no alla mia candidatura analizza De Sabata -. Tuttavia sono felice, perché queste persone, andando a votare, hanno consentito il raggiungimento del quorum ed evitato a Premariacco l'umiliazione del commissariamento». Nel programma, l'ultimazione di lavori da completare e poi «particolare attenzione al sociale, ai ragazzi e agli anziani, la cui fragilità con il Covid è emersa in tutta evidenza. Dobbiamo fare in modo che tutte le famiglie abbiano accesso a Internet, ampliando la possibilità di connessione nelle pubbliche illustra De Sabata e rafforzare la rete anti solitudine per gli anziani delle nostre frazioni». Attenzione, poi, all'economia, con l'idea di «sostenere gli imprenditori perché resistano, non chiudano e non lascino capannoni vuoti, che segnano l'inizio del degrado di un territorio».
OVARO
Anche a Ovaro Lino Not si prepara a una ripartenza, dopo essere stato eletto sindaco con il 55,98% dei voti e la civica «Insieme per ripartire». Lo sfidante Loris Gallo si è fermato a 44,02 per cento. Amministratore di lungo corso, è stato già sindaco per 10 anni e poi presidente della Comunità montana della Carnia e consigliere provinciale, Not è tornato in campo perché «mi è stato chiesto da più parti, per affrontare un momento difficile per il paese, sia dal punto di vista sociale e che delle relazioni con i Comuni contermini». Not ha accettato, mettendo insieme una squadra «impegnata e capace», ma ha anche chiesto «di collaborare a tutti coloro che hanno un ruolo nel mondo economico e sociale, perché senza una reazione collettiva non c'è ripresa. Dobbiamo riportare Ovaro ad avere il ruolo che gli spetta», conclude.
VARMO
A Varmo è andata «oltre ogni più rosea aspettativa» per Fausto Prampero, sostenuto dalla civica dall'imprinting leghista Per Varmo Vil di Var», sindaco con il 47,34 per cento. Ha distanziato di 17 punti un altro esponente di Centrodestra, Antonella Iacuzzi (di Fdi), che si è fermata al 30,11 per cento. Terza posizione per Massimo Della Siega, civico con 22,55%. Realisticamente Prampero vede «un futuro complicato», rispetto al quale, però, «non dobbiamo lasciare niente di intentato». Già oggi, quindi, ufficializzerà la sua squadra (in Giunta i 4 con maggiori preferenze) e lunedì presiederà la prima Giunta. Al suo primo mandato da sindaco, guarda a «due importanti progetti: la realizzazione della rete di teleriscaldamento, che permetterà di abbattere le spese degli edifici pubblici e di investire le risorse altrove; l'appalto, entro un anno, deii lavori per il recupero di villa Giacomini che sarà sede, tra l'altro, dell'asilo nido e dell'infermiere di comunità».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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