Nuova ondata di immigrati

Martedì 20 Ottobre 2020
Nuova ondata di immigrati
LA ROTTA BALCANICA
UDINE Oltre una cinquantina tra il Friuli collinare e l'hinterland di Udine e altri 70 a Trieste. Una nuova ondata di rintracci di migranti ha riproposto dal fine settimana il problema della rotta balcanica dopo settimane di stasi. Diciassette migranti sono stati rintracciati tra Buja e Colloredo di Monte Albano, lungo la strada regionale Osovana nella notte tra domenica e lunedì. Si tratta di pakistani, maggiorenni. I militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Tolmezzo li hanno individuati, avviando poi le procedure per i test sanitari e per l'identificazione. Altri 16 sono stati individuati dalle pattuglie della Guardia di finanza e della Polizia Locale in centro a Pagnacco nelle ore successive, probabilmente facenti parte dello stesso gruppo, forse scaricati dai passeur lungo l'autostrada A23. Altri 15 sono stati bloccati dai carabinieri in via Cotonificio a Udine e un'altra decina di migranti, sempre ieri mattina, è staa avvistata dai passanti mentre camminava a nord di Udine, dalle parti di Feletto Umberto.
Una pattuglia della squadra volante della questura li ha poi intercettati a Udine, nelle vicinanze dell'ospedale lungo via Martignacco, sotto il cavalcavia di viale Cadore. Per tutti è scattato il triage per verificare eventuali positività al covid-19. Il periodo di quarantena sarà trascorso probabilmente all'ex caserma Friuli, riaperta dopo il ripristino della zona rossa all'ex caserma Cavarzerani e in parte anche in val Pesarina nella struttura di Pradibosco. Ma dalla Prefettura di Udine si stanno valutando nuove sedi, alla luce di un possibile nuovo incremento di arrivi.
Il gruppo di stranieri rintracciato ieri va ad aggiungersi alla trentina di profughi arrivati in Friuli tra sabato e domenica.
Un totale di 76 migranti, tra cui famiglie con bambini, sono stati rintracciati ieri mattina dalla Polizia di Frontiera nei pressi di San Dorligo della Valle, vicino a Trieste. Anche qui sono state avviate le procedure di identificazione. Per la loro assistenza è stata coinvolta anche la Caritas, che ha distribuito latte, pannolini e viveri. Il Comune di Socchieve, invece, continua a tenere aggiornati i cittadini in merito alla situazione dei richiedenti asilo nella struttura di accoglienza di Lungis, che vede alternarsi alla fine dei periodi di isolamento gruppi diversi. Per quanto a conoscenza dell'amministrazione guidata da Coriglio Zanier, a eccezione di un caso che aveva manifestato in un secondo tempo una leggera positività (immediatamente trasferito e preso in carico da un'altra struttura dedicata in Friuli) e di quattro allontanamenti volontari (denunciati alle forze dell'ordine), il primo gruppo arrivato a Lungis attorno alle 16,30 nel pomeriggio del 5 settembre scorso per trascorrere la quarantena è stato trasferito in altra sede. Domenica è arrivato un secondo gruppo,persone tutte negative al test, per il periodo di quarantena previsto. Agli operatori della Caritas compete la sorveglianza, ma non la reclusione degli ospiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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