NODO PERSONALE
UDINE Mancano all'appello 150 Vigili del fuoco in Friuli Venezia

Venerdì 18 Maggio 2018
NODO PERSONALE UDINE Mancano all'appello 150 Vigili del fuoco in Friuli Venezia
NODO PERSONALE
UDINE Mancano all'appello 150 Vigili del fuoco in Friuli Venezia Giulia e, secondo i sindacati, la situazione è destinata ad aggravarsi con i pensionamenti che matureranno nel corso del 2018. Da qui lo stato di agitazione promosso da Fns Cisl regionale, la categoria che riunisce il comparto sicurezza, che da giorni è in contatto con il prefetto di Trieste e commissario di Governo, Annapaola Porzio.
Nessun territorio fa eccezione: dalle aree balneari ai capoluoghi, ma il peso maggiore lo portano Udine e Pordenone. «La situazione è assolutamente critica conferma il segretario della Fns Delfio Martin e per la Cisl Fvg Luciano Bordin -. Siamo costretti a rivolgerci direttamente al rappresentante del Governo in regione, che sappiamo già essersi messa in contatto con le strutture di Roma». Per oggi è attesa una riposta da parte del dirigente generale Guido Parise. «Auspichiamo un intervento deciso da parte del Governo, perché la realtà è insostenibile continuano i sindacalisti -, tanto più se pensiamo che la situazione su Lignano e Grado, ad avvio della stagione estiva, non è stata ancora risolta».
La carenza di organico riguarda sia gli amministrativi, sia, soprattutto, il personale operativo. La differenza tra organico previsto e quello reale è più accentuata a Udine e Pordenone. Nel capoluogo friulano mancano 44 unità, destinate a diventare 50 entro la fine dell'anno, causa pensionamenti. Si tratta per lo più di ispettori (-10), capi reparto (-12), capi squadra e vigili, -9 ciascuno.
Pordenone ha più o meno la stessa situazione critica: -37 unità, destinate a diventare 45 per i pensionamenti, con addirittura 21 vigili che mancheranno all'appello. Inoltre qui, rilevano i sindacati, manca anche una precisa definizione progettuale della caserma. Lo stesso vale per Sacile.
Numeri diversi per i territori di Gorizia e Trieste, ma situazione complessivamente altrettanto critica. Tra vigili (-10), capi squadra (-10), ispettori (-6) e altri profili, l'area isontina ha un divario tra organico previsto e reale di 27 unità, senza contare i 6 pensionamenti entro il 2018 e a cui si aggiunge tutta l'incertezza sul presidio di Grado, tra l'altro teatro proprio i giorni scorsi di un incidente mortale legato alle esalazioni di fumo. Quanto, infine, a Trieste, oltre ai 10 amministrativi in meno, mancano anche, tra personale generico, portuali e Nucleo sommozzatori, 34 unità. «Siamo di fronte ad una carenza oggettiva e strutturale che indebolisce pesantemente il sistema dell'emergenza del Friuli Venezia Giulia», spiegano ancora Martin e Bordin.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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