Muore d'infarto nel giardino Trovato la mattina dopo

Domenica 17 Maggio 2020
CASARSA
Un infarto fulminante. È morto così Mauro Colussi, falegname di 55 anni. Lo ha trovato senza vita ieri mattina il cugino Dario. Il decesso, secondo i primi esami, sarebbe riconducibile a venerdì sera, quando l'uomo, tra le 20 e le 22, si era messo a tagliare l'erba del giardino di casa. Ieri mattina, alle 7, è stato proprio il cugino ad allertare i soccorsi. Ha trovato Mauro riverso a terra nel giardino, privo di sensi. Inizialmente ha provato a scuoterlo, ma non c'era più niente da fare. Sul posto, dopo l'arrivo del personale sanitario con l'ambulanza, il medico legale dell'Asfo, Lucio Bomben, ha constatato il decesso escludendo da subito il coinvolgimento di terzi.
RILIEVI
In via Giuseppe Verdi, al civico 37, dove Colussi viveva da solo dopo la recente scomparsa della madre e dove insieme al cugino mandava avanti la falegnameria di famiglia avviata a suo tempo dal padre, sono giunti subito anche i Carabinieri della stazione di Casarsa. È stato il comandante, il maresciallo Stefano De Luca, ad avvisare del decesso il pm di turno Maria Grazia Zaina, che ha concesso il nullaosta per la sepoltura della salma.
SENZA SCAMPO
La ricostruzione non sembra lasciare alcun margine di dubbio. Venerdì sera, terminata la giornata di lavoro, l'artigiano aveva deciso di sistemare il verde di casa. Durante i lavori si è sentito male, crollando a terra. Nessuno ha assistito alla scena, né sentito invocazioni di aiuto. Il primo a giungere sul posto, diverse ore dopo, è stato il cugino. A 25 metri di distanza i Carabinieri hanno rinvenuto il tagliaerba a spinta, che si era fermato, prima di spegnersi, contro il muretto di recinzione. La scomparsa della madre risale a una decina di giorni fa. Con Rita Chiarcossi, 94 anni, c'era un legame molto forte. Il padre è invece da tempo ospite della casa di riposo di San Vito al Tagliamento. Ieri pomeriggio non era ancora stato avvisato della scomparsa del figlio.
VOLONTARIO
La notizia della morte di Colussi si è diffusa rapidamente in paese, dove l'artigiano era conosciuto e stimato. Attivo nel mondo del volontariato, amava molto la sua Casarsa. Una persona di compagnia e disponibile, lo dipingono gli amici. Ma anche un professionista serio e apprezzato nel settore del legno, insieme al cugino. «Conoscevo bene Mauro chi parla è il vicesindaco Fernando Agrusti , di cui conservo un ottimo ricordo. Le morti improvvise, specie di persone ancora giovani come lui, colpiscono sempre. Quella di Mauro mi rattrista ancora di più». Chi lo conosceva confida che si stava riprendendo faticosamente da un periodo difficile, dopo la scomparsa della madre con la quale aveva sempre avuto un rapporto solido e speciale. Doveva mandare avanti la falegnameria e, nel contempo, continuare a prendersi cura della casa. Proprio venerdì sera aveva deciso di tagliare l'erba del giardino. Aveva iniziato tardi, quando ormai stava calando la sera e nessuno ha potuto aiutarlo quando è sopravvenuto il malore poi rivelatosi fatale.
VUOTO
Quello che resta in paese, e che ieri era molto percepibile in coloro che come in una silenziosa processione si sono portati davanti all'abitazione di via Verdi, è la tristezza per la morte prematura di un 55enne di forti principi, sempre pronto a dare una mano nel sociale. «Lascia un vuoto profondo nella comunità - è il commiato di un amico, che preferisce rimanere anonimo - e un forte senso d'impotenza all'interno delle associazioni con le quali collaborava da tempo, in silenzio, sempre gratuitamente e senza risparmiare il dono rappresentato dal suo tempo libero».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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