MIRAGGIO CASA
UDINE Ammontano ad oltre 58 milioni di euro i fondi che la Regione

Domenica 19 Maggio 2019
MIRAGGIO CASA
UDINE Ammontano ad oltre 58 milioni di euro i fondi che la Regione mette in campo nel 2019 per la casa. Lo attesta una deliberazione approvata dalla Giunta, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, con la quale assume formalità il Piano casa 2019, attuativo dell'ultima annata del Piano triennale 2017-2019 varato dalla precedente Amministrazione.
LE RISORSE
In particolare, il documento mette in preventivo una spesa corrente pari complessivamente a 21,177 milioni di euro su tre direttrici d'intervento: al Fondo sociale delle Ater vengono attribuiti 12,7 milioni, al contributo per i canoni di locazioni (il cosiddetto bonus-affitti) 8 milioni, infine ai proprietari di seconde case disponibili ad affittarle 466.712 euro. Sul fronte della spesa per investimenti, che abbraccia anche gli anni 2010 e 2021, le risorse messe in campo ammontano 37,580 milioni di euro. I soldi vengono attribuiti a sei assi d'intervento: il più significativo riguarda l'edilizia agevolata (il cosiddetto bonus prima casa), con 14,560 milioni di euro tutti preventivati per il 2019. Lo scopo dichiarato dalla Regione è soddisfare le domande presentate dopo il 7 giugno 2018, ossia dopo il periodo già coperto dai precedenti finanziamenti. All'edilizia convenzionata in proprietà, invece, andranno 2 milioni dei quali uno quest'anno e uno per il 2020. All'edilizia sovvenzionata la Regione assegna in tutto 4 milioni di euro, dei quali 1,6 per il 2021 e 2,4 milioni per il 2021. Ai contributi per l'installazione di ascensori vanno 2 milioni in tutto, dei quali uno per il 2020 e uno per il 2021, mentre al coabitare sociale vengono attribuiti complessivamente 5 milioni di euro, dei quali 500mila euro per quest'anno, 2 milioni per il 2020 e 2,5 milioni per il 2021. Particolare rilievo assume il capitolo riguardante le forme innovative dell'abitare, alle quali la Giunta regionale assegna una dote finanziaria pari a 10 milioni di euro: un milione per il 2019, 3 milioni per il 2020 e i rimanenti 5 milioni per il 2021.
LE URGENZE
Dai Tavoli territoriali sulla casa è emerso in modalità piuttosto uniforme l'esigenza di procedere a un più incisivo recupero di immobili di proprietà dei Comuni che attualmente sono non occupati o sotto-occupati, allo scopo di assegnarli a famiglie in condizioni di debolezza sociale e ad anziani. Da un lato, inoltre, la Regione insiste sulla necessità di completare i lavori già finanziati e dall'altro sull'urgenza di portare a termine nuove ristrutturazioni di alloggi Ater, in quanto il numero di abitazioni sfitte per persistente inadeguatezza appare a tutt'oggi rilevante. Segnalata, poi, un'altra urgenza: la necessità di recuperare un congruo numero di alloggi al fine di fronteggiare le criticità socio-abitative. La Giunta regionale ha anche stabilito che per le forme di coabitare sociale e per quelle innovative si darà cotro al finanziamento del 100% della spesa considerata ammissibile sia per le domande proposte dagli enti pubblici che da soggetti diversi, beninteso se riguardano per questo secondo caso progetti socio-assistenziali a carattere residenziale per i quali risultino già avviate procedure di convenzione con i Comuni, le Aziende sanitarie o le Aziende di servizi alla persona. Quanto alle iniziative promosse da altri soggetti privati, il finanziamento potrà riguardare il 50% della spesa ritenuta ammissibile.
PRIORITÀ
Fra le priorità indicate dalla Giunta regionale sul fronte della casa campeggia la necessità di privilegiare l'incremento di abitazioni da assegnare alle fasce deboli della popolazione del Friuli Venezia Giulia rispetto agli interventi di manutenzione di alloggi già occupati. Quanto all'edilizia sovvenzionata, l'indicazione della Regione nei confronti delle Ater è quella di conferire priorità ai finanziamenti di provenienza nazionale. Infine si promette sostegno rispetto al rinnovato interesse nei confronti dell'edilizia convenzionata, in particolare con riguardo alle iniziative già avviate nel biennio precedente o attualmente in corso d'avvio quando sia possibile giungere in tempi brevi all'individuazione degli assegnatari o acquirenti delle abitazioni.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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