Migranti a Bordano, proteste in paese Ma il prefetto Zappalorto smentisce

Martedì 13 Febbraio 2018
LA VICENDA
BORDANO Un nuovo fronte di polemica legata ai richiedenti asilo potrebbe aprirsi in alto Friuli dopo i più recenti casi, scoppiati per esempio all'ex Caserma Meloni di Tarvisio. Da alcuni giorni infatti nel piccolo paese di Bordano, 700 residenti circa, non si parla d'altro. Ovvero del possibile arrivo di una ventina di migranti che pare siano destinati ad essere trasferiti in una struttura ricettiva presente sul territorio comunale. Delle voci è venuta a conoscenza anche il sindaco Ivana Bellina, la quale spiega: «Sì, effettivamente queste voci sono giunte anche al nostro orecchio, abbiamo sentito dell'eventualità che questi richiedenti asilo possano trovare alloggio in una struttura della frazione di Interneppo, ma non c'è nulla di sicuro e non c'è neanche un riferimento numerico; proprio per questo ho subito richiesto un colloquio al prefetto di Udine aggiunge il primo cittadino - per verificare l'attendibilità di queste ipotesi ed eventualmente muoverci di conseguenza; ciò che al momento posso dire è che per quanto riguarda la nostra amministrazione non avevamo deciso di aderire ai progetti Sprar», ovvero al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Da noi contattato, il prefetto friulano Vittorio Zappalorto ha spiegato di non aver alcuna notizia di un trasferimento di questo tipo a Bordano. Attualmente tra Gemonese, Carnia e Tarvisiano i Centri di accoglienza, gran parte dei quali gestiti dalla Caritas sono presenti in 15 comuni per 259 migranti (al 31 gennaio scorso) sui 1.495 ospitati in provincia di Udine. Interessate le comunità di Arta Terme, Amaro, Artegna, Cavazzo Carnico, Cercivento, Enemonzo, Gemona, Paularo, Pontebba, Socchieve, Sutrio, Resiutta, Tarvisio, Venzone, Verzegnis.
D.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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