Mercatovecchio, ora il Comune ci ripensa

Mercoledì 17 Luglio 2019
RETROMARCIA
UDINE Il lotto unico per i lavori di via Mercatovecchio fa arrabbiare i commercianti e Palazzo D'Aronco ci ripensa. Dopo la riunione con i negozianti della strada, infatti, il vicesindaco Loris Michelini fa sapere che «c'è la possibilità di tornare al piano previsto inizialmente». La decisione verrà presa stamattina in un incontro tra le ditte e gli uffici tecnici del Comune.
GLI ANTEFATTI
Il cronoprogramma che il Comune ha presentato a cittadini e commercianti prevedeva 270 giorni massimi di cantiere e la suddivisione dei lavori in due parti, con metà della via, da Piazza Libertà a via del Monte, chiusa dal 18 giugno al 31 ottobre e il restante tratto da novembre a metà febbraio 2020; secondo il piano degli interventi, su ogni lotto le due ditte dovrebbero lavorare in parallelo: prima l'asportazione dell'attuale porfido (che viene lavorato all'ex Caserma Osoppo), poi lo scavo e il rifacimento delle fognature, infine la nuova pavimentazione. La scorsa settimana, però, Palazzo D'Aronco ha pubblicato un'ordinanza per chiudere tutta la via in un colpo solo: un unico lotto di lavoro, quindi, che, secondo i calcoli, poteva far risparmiare qualche settimana sulle tempistiche complessive dell'intervento, aumentando la possibilità di concluderlo prima di Natale, che è l'obiettivo principale dell'amministrazione.
La modifica era stata apportata perché la ditta che si occupa dell'asportazione del manto stradale nel primo tratto ha finito il lavoro con circa una settimana di anticipo, mentre l'impresa che deve occuparsi delle fognature dovrebbe ricevere le tubature in vetroresina tra qualche giorno e lo scavo dovrebbe iniziare attorno al 22 luglio. Per non lasciare inattivo il cantiere, nell'attesa dell'avvicendarsi delle due aziende, il Comune aveva quindi optato per l'ipotesi del lotto unico: la ditta avrebbe dovuto continuare a rimuovere lo strato di mattonelle nel tratto tra via del Monte e piazza Marconi, mentre l'altra impresa avrebbe cominciato a scavare (tutta la via) e a posare le tubature di vetroresina (operazioni che devono andare di pari passo per evitare la diffusione di odori sgradevoli), cosicché la prima azienda sarebbe poi subentrata in successione nel tratto tra la Salita del Castello e via del Monte per iniziare con la ripavimentazione, posando la corsia centrale di porfido e la pietra piasentina lateralmente disposta con un'angolazione di 45 gradi.
LA REAZIONE DEI COMMERCIANTI
Il cambiamento nel piano dei lavori non è stato accolto positivamente dai commercianti della strada, che avrebbero preferito essere avvisati prima. «Alla riunione con il Comune hanno partecipato una trentina di attività ha spiegato il presidente di Amici di via Mercatovecchio, Gianni Croatto -; il vicesindaco ha spiegato la modifica nel cantiere e la maggioranza era abbastanza arrabbiata per questa novità: molti negozi, infatti, hanno già fatto gli ordini per l'approvvigionamento della merce, basandosi sul cronoprogramma presentato a giugno».
Le attività hanno lamentato quindi la scarsa informazione e anche la poca sicurezza del cantiere, con vie di fuga ridotte in caso in pericolo. «Eravamo anche disponibili alla chiusura ha continuato Croatto -, ma almeno con la possibilità di avere due o tre passaggi lungo la via, che però ci hanno detto essere impossibili da organizzare».
RICHIESTA DANNI
L'intenzione dei commercianti non è quella di bloccare il cantiere, ma alcune attività hanno già avanzato l'ipotesi di chiedere i danni al Comune, in particolare per l'eventuale perdita di Friuli Doc (con il piano iniziale, infatti, la seconda metà della via sarebbe rimasta fuori dall'area cantiere in occasione della manifestazione settembrina).
LA RETROMARCIA
Probabilmente, il vicesindaco si aspettava una reazione meno negativa da parte dei negozianti, soprattutto considerando la possibilità di chiudere prima i lavori; a fine riunione, quindi, Michelini ha aperto all'ipotesi di ritornare ai due lotti.
Al.Pi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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