Medie e superiori verso la chiusura Provincia di Udine vigilata speciale

Mercoledì 3 Marzo 2021
Medie e superiori verso la chiusura Provincia di Udine vigilata speciale
IL QUADRO
UDINE Restrizioni da arancio rafforzato per le province di Udine e Gorizia, altre limitazioni per il fine settimana nell'intera regione e poi da lunedì il giro di vite anche per le scuole con il ritorno della didattica a distanza, quasi sicuramente per medie e superiori. Dovrebbe condensarsi in queste misure l'ordinanza che il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga presenterà questa mattina in conferenza stampa a Trieste. Pordenone e Trieste sono ancora aree dove l'incidenza dei contagi non è esplosa mentre l'indice è alto e preoccupante nelle ex province di Gorizia e ancora di più di Udine ha spiegato ieri sera il presidente della regione, al termine di una giornata fitta di incontri, prima con il governo in chiave nuovo Dpcm e poi con i capigruppo in Consiglio regionale, l'Anci, i prefetti, i sindacati, le categorie economiche e l'Ufficio scolastico regionale. Il provvedimento conterrà misure di contenimento generali e più specifiche per i territori a rischio che scatteranno da venerdì. Gli incrementi sono dovuti alle varianti che colpiscono anche la fascia più giovane della popolazione. Servono misure rigorose, efficaci ma accettabili il più possibile; la positiva applicazione della contrazione della libertà avviene quando vi è la più ampia condivisione ha specificato
LE SCUOLE
Non abbiamo assunto ancora alcuna decisione ma dovremo intervenire anche nell'ambito scolastico sul quale pensiamo di applicare le restrizioni a partire da lunedì in maniera uniforme ha precisato Fedriga, sottolineando comunque di attendere il nuovo dpcm in cui è ipotizzata, in zona rossa, la didattica a distanza (Dad) in tutte le scuole di ogni ordine e grado mentre per la zona gialla e arancione la Dad sarà decisa dalle Regioni in due casi: qualora i contagi fossero superiori a 250 casi su 100mila abitanti nell'ultima settimana o in presenza di un aumento importante dei contagi. Dopo il continuo decremento a partire dal 10 gennaio scorso di contagi e ospedalizzazioni con una costanza di presenze in terapia intensiva, nell'ultima settimana abbiamo invece assistito ad un'inversione di tendenza con un esponenziale aumento dei positivi e dei ricoveri. Gli incrementi sono dettati dalla diffusione delle varianti che colpiscono anche la fascia più giovane della popolazione e sulle quali sono necessari interventi di mitigazione. Servono misure rigorose, efficaci ma anche accettabili il più possibile - ha aggiunto il governatore - perché la positiva applicazione delle misure di contrazione della libertà avviene quando vi è la più ampia condivisione possibile. Fedriga ha rimarcato la necessità di adottare misure per la tenuta del sistema sanitario, la diminuzione dei contagi oltre che la tenuta lavorativa ed economica all'interno dei limiti imposti dal contesto attuale. Il vicegovernatore Riccardi ha ricordato invece due elementi di incertezza, in particolare il parametro dei 250 contagi nel provvedimento che il Governo assumerà con il dpcm e le indagini sulle varianti al 18 febbraio si registrava il 54% della variante inglese nel Paese che oggi significa aver superato il 60% e il dato del contagio sulla popolazione studentesca. Non è la scuola che determina il contagio quanto i movimenti dei giovani con le attività extra scolastiche. Riccardi ha ribadito il significativo incremento dei contagi nell'ultima settimana che ci deve far valutare con attenzione quali scelte assumere e ha evidenziato come la colorazione del territorio sconta un ritardo di sette giorni: se pur siamo in zona gialla, il monitoraggio mostra una situazione di preoccupazione, in particolare per alcune aree del territorio. Si tratta di dati che rischiano di far assumere provvedimenti tardivi secondo Riccardi e Fedriga: L'indice Rt guarda ai 15 giorni precedenti, quindi nel prendere misure restrittive rischiamo di essere in ritardo così come nel caso inverso, per allentare i provvedimenti una volta che la situazione è migliorata. Nell'interlocuzione con il ministro Speranza la necessità di modificare questi parametri è stata segnalata.
Nelle ultime 24 ore in Friuli Venezia Giulia su 6.116 tamponi molecolari sono stati rilevati 283 nuovi contagi con una percentuale di positività del 4,63%. Sono inoltre 3.463 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 196 casi (5,66%). I decessi registrati sono 11, a cui si aggiunge un pregresso afferente al 26 febbraio scorso; i ricoveri nelle terapie calano a 61, mentre quelli in altri reparti risultano essere 380. I decessi complessivamente ammontano a 2.856. I totalmente guariti sono 62.353, i clinicamente guariti 2.048, mentre le persone in isolamento oggi risultano essere 9.765.
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