Locali sporchi dopo le votazioni I 250 della Tiepolo fuori dalla scuola

Giovedì 24 Settembre 2020
RIENTRO A SCUOLA
UDINE Gli spazi non sono stati sanificati dopo il referendum e i ragazzi della Tiepolo restano fuori dall'istituto. È successo ieri mattina, quando, alla riapertura della Scuola media di via del Pioppo, successiva alla pausa elettorale, il personale Ata ha notato cestini pieni, mascherine e fazzoletti e, valutandolo come un segnale del fatto che gli ambienti non fossero stati igienizzati dopo aver ospitato i seggi delle votazioni, hanno subito avvertito la dirigente scolastica, Maria Elisabetta Giannuzzi. La dirigente ha quindi ritenuto, per questioni di sicurezza sanitaria, che non fosse il caso di far entrare gli studenti nell'edificio.
L'istituto è frequentato da circa 250 giovani: una parte dei ragazzi in attesa fuori dai cancelli, era accompagnato dai genitori, a cui sono stati riaffidati; gli altri (circa 170) sono invece stati fatti entrare da un diverso accesso e portati in aula magna, nell'attesa di predisporre delle attività, compatibilmente con gli spazi a disposizione e le normative da seguire. Ovviamente, il problema è stato segnalato a Palazzo D'Aronco e della questione si è occupata l'assessore all'Istruzione, Elisa Asia Battaglia. Ieri si è proceduto immediatamente alle pulizie dei locali e oggi l'attività didattica potrà riprendere normalmente.
«In qualità di assessore all'Istruzione non posso che scusarmi con i genitori dei bambini che frequentano la Tiepolo, per quanto è successo - ha detto Battaglia -.Voglio tuttavia garantire che farò tutte le verifiche del caso con l'Ufficio elettorale, al fine di capire perché si è venuto a creare questo problema e individuarne le responsabilità, prendendo i dovuti provvedimenti».
Di solito, infatti, il servizio di pulizia e sanificazione delle scuole è di competenza dell'ufficio Istruzione, ma in questo caso, essendo legato alle operazioni di voto, l'appalto è stato seguito direttamente dall'Ufficio elettorale. «Sembra che non fossero stati puliti - ha spiegato Battaglia - l'atrio e alcuni servizi. La ditta che si doveva occupare della sanificazione si è comunque messa subito all'opera (verso le 14 di ieri le operazioni di pulizia erano in corso, ndr) e un ulteriore passaggio è stato fatto ieri pomeriggio». Oggi le attività potranno riprendere normalmente.
L'OPPOSIZIONE
Dopo il disagio alla Tiepolo, si è subito fatta sentire la minoranza, accusando Palazzo D'Aronco di scarsa attenzione per le scuole: «E così - ha commentato la consigliera del Pd, Cinzia Del Torre - la scuola è rimasta chiusa anche oggi. È una vergogna! Il Comune si disinteressa completamente delle scuole». «I più giovani pagano l'inerzia della giunta Fontanini ha commentato la collega Eleonora Meloni -. Il disinteresse verso gli alunni che frequentano le scuole di Udine è inaccettabile. Oltre alla mancata sanificazione della scuola elementare Tiepolo, che ha obbligato 250 studenti a rimanere fuori dalla scuola, ricordiamo l'inagibilità del giardino della primaria Rodari (a causa di rami caduti), nonostante siano trascorse 3 settimane dalla bufera che si è abbattuta in città. L'istituto ha riaperto una settimana fa e l'amministrazione aveva avuto tutto il tempo per sistemare la situazione e consentire ai bambini la regolare fruizione degli spazi all'aperto, invece di obbligarli a rimanere chiusi in classe. Ho informato ufficialmente l'assessore Battaglia ha continuato -, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Una volta di più si conferma il fatto che questa giunta va avanti a suon di proclami e scaricabarile per nascondere la propria inadeguatezza. Intanto, però, a farne le spese sono i più piccoli».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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