LE POSIZIONI
UDINE Numeri caricati in modo incompleto che avevano fatto aumentare

Sabato 28 Novembre 2020
LE POSIZIONI
UDINE Numeri caricati in modo incompleto che avevano fatto aumentare i parametri presi in considerazione da altre organizzazioni. Nella lettura data dal vicepresidente Riccardo Riccardi c'è anche questo, nel giorno i cui il Fvg tira un sospiro di sollievo per la zona rossa schivata. Per il prossimo futuro, il vicegovernatore non esclude la quarantena al ritorno in Fvg per chi va a sciare in Austria e Slovenia. «Usciamo da questa settimana con la conferma da parte del Governo delle condizioni che collocano ancora il Friuli Venezia Giulia in zona arancione. Anzi, gli indicatori ci segnalano che, pur in una situazione di preoccupazione che non va nascosta, il nostro Rt tende a calare in modo significativo», ha detto Riccardi, nel corso della seduta della III Commissione. «Senza fare polemiche di qualsiasi genere è bene chiarire che i dati resi noti da altre organizzazioni elaborati recentemente presentavano un problema di fondo. Erano stati caricati infatti i valori riguardanti i flussi delle positività elaborate dai laboratori privati tenendo conto solo dei numeri dei positivi: c'era il numeratore e non il denominatore, determinando così un aumento importante di quel parametro. Un problema certificato dalle anticipazioni fatte oggi dal Governo sulla situazione della nostra regione. In questo momento è fondamentale mantenere la massima lucidità per affrontare con grande impegno e determinazione le diverse situazioni di criticità. In una fase di emergenza come quella che stiamo vivendo - ha sottolineato il vicegovernatore - tutti dovrebbero farsi un esame di coscienza prima di fare affermazioni avventate».
LE DECISIONI
Il Friuli Venezia Giulia, ha aggiunto, «sta dialogando quotidianamente con l'Esecutivo nazionale che, con il nuovo Dpcm, dovrà prendere decisioni importanti su temi molto complessi, a partire dalle scuole. Dobbiamo avere la ragionevole certezza che ci siano le condizioni affinché gli istituti scolastici possano riaprire in modo definitivo». Quanto allo sci, «certamente vanno evitate le situazioni troppo disinvolte avvenute alla fine della prima fase della pandemia e che ci hanno portato nelle condizioni attuali. Se però il Governo pare orientato a tenere chiusi gli impianti, non possiamo certo dimenticare che le strutture sciistiche dei Paesi confinanti resteranno operative. Stando così le cose, per proteggere la nostra regione - ha proposto il vicegovernatore - andrebbe prevista la chiusura dei confini o l'obbligatorietà di quarantena per chi rientra da Slovenia e Austria. Infine c'è la somministrazione delle vaccinazioni Covid-19, un'operazione mai fatta prima. Intanto le campagne di test rapidi che stiamo effettuando in alcuni comuni stanno procedendo positivamente e al termine le valuteremo nei particolari».
LE REAZIONI
Ma il Pd incalza con il segretario Cristiano Shaurli: «Se almeno siamo in zona arancione e non in quella rossa il merito è del Governo, quel Governo contro cui Fedriga è sceso in piazza dopo il primo Dpcm e dopo la chiusura dei locali alle 18. Ci vuole faccia tosta per rivendicare risultati mentre si contano a migliaia i contagi e a centinaia i morti. Se questa Regione avesse ascoltato Fedriga e i suoi sindaci che invitavano a ribellarsi alle regole, ora saremmo alla catastrofe. Le decisioni sono prese fortunatamente in base ai parametri che Fedriga contestava quando gli stavano scomodi, la credibilità di Gimbe è la stessa dello scorso 7 maggio scorso quando la citava Fedriga». «Siamo in una situazione ad alto rischio e bisogna mantenere i nervi saldi, non cominciare a dare segnali sbagliati ai cittadini, come la sensazione che siamo fuori o che stiamo uscendo dalla crisi. Le Istituzioni hanno molti modi di comunicare l'emergenza e spero non si sceglierà quello della scorsa estate, quando molti hanno fatto credere a un liberi tutti' che stiamo pagando ancora adesso. Non è il momento di attaccarsi allo zero-virgola di un Rt per rifare errori che costano vite e posti di lavoro», ha detto la presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani, commentando la bozza del report del Ministero della Salute e dell'Iss con gli indici di contagio Rt delle Regioni, che mette il Fvg fra le regioni «a rischio alto».
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