Latisana, il rebus nascite nel 2021

Lunedì 2 Agosto 2021
Latisana, il rebus nascite nel 2021
NASCITE
UDINE Si riaccendono i riflettori sul punto nascita di Latisana dove l'andamento delle nascite non è positivo come quello registrato nel 2020. A puntare l'attenzione è stato il primo cittadino di Palmanova, Francesco Martines che, a due anni dalla chiusura del punto nascita di Palmanova parla ancora di enorme ingiustizia, imputando il declino del nosocomio palmarino proprio a quella chiusura e paventando il rischio che Latisana faccia la stessa fine. «Proiezioni su Latisana (430 parti all'anno) dice - portano purtroppo anche alla sua chiusura». Stime che non suonano nuove nemmeno a una delle esponenti più attive dell'ex Comitato Nascere a Latisana, sciolto nel momento in cui il punto nascita ha riaperto.
I DATI
«L'andamento non è positivo conferma il problema è che c'è un facente funzione al posto del primario, non ancora sostituito, e questo influisce negativamente, ma pare che un nuovo primario non sia una priorità. Noi come comitato abbiamo lottato tanto per questa causa, ma spetta ora alle istituzioni preservare il punto nascita, in primis l'amministrazione comunale». E, da parte sua, l'assessore alla sanità Luca Abriola, precisando che «i dati sull'andamento delle nascita si avranno a fine anno» sostiene, al di là dei numeri che «il punto nascita di Latisana è strategico in regione per la sua collocazione geografica. È quello che abbiamo sempre sostenuto sottolinea Abriola ed è una posizione che non cambierà in base a dati». Basti ricordare che nella vicina Portogruaro, solo due anni fa erano stati messi in palio ombrellone e lettini tra le spiagge di Bibione, Caorle, Eraclea mare o Jesolo purché le future mamme scegliessero di partorire nell'ospedale locale. Una mossa voluta dal presidente del Veneto, Luca Zaia che non intendeva cedere il passo ai vicini di casa, ovvero a Latisana che effettivamente aveva incrementato parecchio i parti e le visite dopo la chiusura della struttura del Veneto orientale proprio per la vicinanza geografica.
PALMANOVA
Una riapertura, quella di Latisana che, però, il sindaco della città stellata ancora non digerisce, quanto meno per la concomitante chiusura di quello palmarino, «una scelta ribadisce Martines - di puro interesse politico, non basata su dati medico-scientifici, decisa dal Presidente Massimiliano Fedriga e dall'assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi. Una decisione improvvisa che ha generato quell'enorme ingiustizia che noi e tutti i cittadini della Bassa Friulana non potranno mai dimenticare. Un Punto da 800 parti l'anno, che poteva vantarsi a livello nazionale della professionalità, umanità e competenza dei suoi operatori e della qualità delle strutture, come le sale operatorie appena riqualificate e le moderne e attrezzate sale parto. Il pronto soccorso pediatrico ora è ridotto a poche ore di attività, così come gli ambulatori di ostetricia e ginecologia. Da quel giorno è iniziato il costante declino dei servizi offerti dall'Ospedale di Palmanova. E nonostante le tante promesse sul super ospedale, le continue richieste, assistiamo a un costante depauperamento della struttura. Un declino evidente non solo per Palmanova ma per tutta la Bassa Friulana, Latisana compresa». Martines vede all'orizzonte «l'inevitabile chiusura anche di quel Punto Nascita, lasciando la Bassa Friulana completamente scoperta. Un danno enorme per tutte le neo mamme costrette e lunghi e pericolosi tragitti verso Udine o Monfalcone. Ora attendiamo ancora la sentenza del Consiglio di Stato, a cui abbiamo chiesto di esprimersi sulle modalità legali seguite per la chiusura del Punto Nascite di Palmanova».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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