LA VICENDA
UDINE Al Distretto di Udine lo psicologo (almeno per ora) resta solo

Venerdì 13 Dicembre 2019
LA VICENDA UDINE Al Distretto di Udine lo psicologo (almeno per ora) resta solo
LA VICENDA
UDINE Al Distretto di Udine lo psicologo (almeno per ora) resta solo ad occuparsi di 1.200 bambini. Non solo i 400 disabili che a Udine hanno la certificazione per la legge 104, ma anche i circa 800 con altri problemi, dai disturbi dell'apprendimento all'autismo. Un mese fa, in consiglio, l'assessore regionale Riccardo Riccardi, rispondendo ad un'interrogazione di Cristian Sergo (M5S) aveva assicurato che l'organico del polo udinese, ridotto all'osso dalla perdita di quattro professionisti (per aspettativa, gravidanza, pensione e trasferimento in Veneto) sarebbe stato integrato entro Natale, che la graduatoria del concorso bandito dall'Azienda sanitaria 3 era stata pubblicata da poco e le chiamate erano già partite. Ma Roberto Calvani, appena confermato alla guida dell'Ordine degli psicologi, ieri, citando proprio l'articolo del Gazzettino, ci ha fatto un post ironico su Facebook: «Tra 13 giorni sarà Natale 2019 ma di psicologi nemmeno l'ombra... e probabilmente non è stato specificato il Natale di quale anno!».
«Stanno chiamando dalla graduatoria del concorso da tutte le Aziende tranne che da Udine», dice sconfortato Calvani, ricordando la promessa fatta in consiglio dall'assessore. Natale non è ancora arrivato. Ma «non c'è ancora una delibera né un'assegnazione. Se io nomino una persona oggi, non prende servizio domani. Deve fare le visite mediche, i colloqui... Hanno chiamato fino al numero 22 della graduatoria, ma dove li hanno messi? A Pordenone, Gorizia, Latisana, ma a Udine non sono arrivati. E così lo psicologo resta solo al Distretto, in un servizio importante che deve dare risposte ai minori e alle scuole. Se non arrivano adesso le nuove assunzioni, dopo che abbiamo dovuto rinviare a gennaio le integrazioni scolastiche che di solito si fanno fra ottobre e novembre, rischiano di saltare anche quelle di primavera». Ovvero, quegli incontri programmati fra scuole, psicologo e famiglie «per decidere che tipo di assistenza e sostegno dare ai bambini disabili e ai ragazzi in difficoltà. Se i nuovi assunti arrivassero subito, si potrebbe programmare gli incontri per aprile. Altrimenti sono a forte rischio anche quelli. I nuovi arrivati devono comunque conoscere la situazione, leggere le cartelle, vedere le famiglie... Finora le scuole sono state costrette a fare alla cieca». E lo psicologo in servizio al distretto ha dovuto fare di necessità virtù, visto che al centro di via San Valentino non accedono solo i bimbi disabili, ma anche i figli di coppie problematiche sottoposti a decreto nei casi di separazioni conflittuali, quelli accolti in comunità terapeutica o i minori in affido.
Cdm
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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