LA STORIA
UDINE Finalmente l'Arena Alpe Adria di Sabbiadoro avrà la sua

Giovedì 29 Luglio 2021
LA STORIA
UDINE Finalmente l'Arena Alpe Adria di Sabbiadoro avrà la sua copertura. Ecco una breve cronistoria di tale struttura dalle origini ai tempi nostri.
LE ORIGINI
La realizzazione dell'Arena Alpe Adria di Sabbiadoro fin dalle sue origini ha avuto un percorso assai tortuoso. Si cominciò a parlarne nel 1970 con un primo progetto di massima che prevedeva una spesa di 300 milioni delle vecchie lire, ma già allora il progetto, privo di copertura non soddisfaceva pienamente le esigenze del momento. Nonostante alcuni pareri contrari il progetto venne approvato a maggioranza dal consiglio comunale. Dopo la normale routine burocratica i lavori presero l'avvio verso il 1973 e già allora il soli costi delle fondamenta erano lievitati a 450 milioni delle vecchie lire. Durante il periodo 19731983 si è sempre continuato a parlare della copertura. Infatti nell'ottobre del 1983 fu esaminato un nuovo progetto dello studio Nizzoli di Milano, ma il fatto di lavorare sulle fondamenta esistenti per la realizzazione della copertura sarebbe stato molto difficile, pertanto venne proposto un progetto ex novo con copertura, con una spesa complessiva di 3 miliardi (sempre vecchie lire). L'allora sindaco Meroi convocò per l'ennesima volta la commissione urbanistica per una attenta analisi. Alla fine dell'incontro Meroi, pur apprezzando tutti gli argomenti preposti dai componenti della commissione, disse che era necessario fare i conti con la realtà delle cose. L'Amministrazione comunale non avrebbe potuto imbarcarsi in spese al di sopra dei 3 miliardi di lire, quindi venne dato l'incarico allo studio Nizzoli per la realizzazione del progetto esecutivo dell'Arena scoperta: eventualmente in un secondo tempo si sarebbe parlato della copertura. Lo stesso progetto esecutivo comprendeva la sistemazione dell'ampia area adiacente con strade parcheggi e il labirinto, ossia passaggi in mezzo al verde, tra piante e cespugli. In sostanza è stata realizzata un'opera scoperta una specie di catino con gradonate per manifestazioni di massa, ma con possibilità di utilizzo anche nelle ore diurne. Allora la sua capienza era di circa 3 mila posti. L'argomento Arena Estiva non è poi mai venuto meno per parecchi anni, fino a quando nel 1985 si poterono trovare i finanziamenti per il completamento dell'opera senza copertura. La prosecuzione dei lavori è stata resa possibile grazie alla legge 828 che ha portato nelle casse del Comune tre miliardi. L'inaugurazione ufficiale avvenne nel giugno 1987 con le finali internazionali dello spettacolo di musica leggera La rosa d'oro.
IL PROGETTO
Ora si parla di un nuovo progetto con ampliamento dei posti a sedere che passerebbero da 3mila a 6 mila e la copertura. Spesa complessiva prevista 5,6 milioni, di cui 4 milioni dalla Regione Fvg e il resto del Comune. La proposta nasce infatti dalla volontà di realizzare una struttura che possa favorire un processo di destagionalizzazione e allungamento della stagione, soprattutto con riferimento aprimavera e autunno, ma anche d'inverno, in grado di poter ospitare non solo grandi eventi musicali, ma anche sportivi, congressuali, aziendali e istituzionali.
Enea Fabris
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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