LA SITUAZIONE
UDINE Resta sostanzialmente stabile il contagio in Friuli Venezia

Domenica 18 Ottobre 2020
LA SITUAZIONE
UDINE Resta sostanzialmente stabile il contagio in Friuli Venezia Giulia: dopo i 165 casi registrati venerdì, ieri la Protezione civile ne ha comunicati 167 su 4.340 tamponi effettuati, mentre venerdì erano stati più di 5mila. Continua a crescere però la quota dei ricoveri. Le terapie intensive di Udine e Trieste ora accolgono 13 pazienti (uno in più di venerdì) mentre nei reparti Covid non intensivi si trovano 49 persone, contro i 45 di venerdì.
RIUNIONE FIUME
Si è discusso per l'intero pomeriggio, ieri, se istituire o meno la prima zona rossa in Friuli Venezia Giulia: l'ipotesi di chiudere interamente il territorio comunale di Sappada è stata discussa in una riunione fiume in videoconferenza della task force sull'emergenza Coronavirus allestita dall'amministrazione regionale del Fvg alla quale, tra gli altri, con il vicegovernatore e assessore alla Salute Riccardo Riccardi hanno preso parte anche il prefetto di Udine, Angelo Ciuni, e il sindaco di Sappada Manuel Piller Hoffer, che subito dopo pranzo aveva informato, tramite i canali social, i concittadini di «un obiettivo aggravamento della situazione, con nuovi contagi ed un aumento dei ricoveri ospedalieri».
L'orientamento era di chiudere ora per un paio di settimane Sappada, consapevoli dei disagi che la decisione che avrebbe comportato anche solo per i collegamenti tra la Carnia e il Cadore, ma alla fine si è deciso di rinviare a oggi la decisione finale. «Sono stati valutati i dati e l'andamento del contagio da settembre ad oggi e sono state analizzate diverse soluzioni per contenere la diffusione del virus - ha riferito al termine il sindaco Piller Hoffer - Si è quindi deciso di aggiornare la riunione, attendendo i risultati dei tamponi eseguiti di recente e, su altro versante, i possibili provvedimenti del Governo nazionale».
Sappada soffre la situazione del maxi focolaio scoppiato in Comelico ancora a settembre, dove già il 30 settembre era scattato l'obbligo delle mascherine all'aperto, e in Val Pusteria.
IL DETTAGLIO
Per quel che riguarda le residenze per anziani si registrano le positività al Covid di un ospite e un operatore a Trieste, oltre a quella di un altro operatore ad Artegna. In ambito sanitario, sono state rilevate le infezioni da coronovirus di due assistenti sanitari del Dipartimento di Prevenzione di Udine e di un medico dell'ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. Sul fronte delle scuole, sono stati trovati positivi al tampone: uno studente al Malignani di Udine, un alunno dell'Istituto D'Annunzio-Fabiani di Gorizia, cinque dell'Istituto comprensivo di Porcia (di cui due nella primaria), due dell'Istituto professionale Flora di Pordenone, uno alle medie di Gonars, due dell'istituto comprensivo Roli di Trieste e uno della scuola primaria arabocchia dell'Istituto comprensivo Roiano Getta di Trieste. Relativamente al caso dei due alunni dell'Istituto comprensivo Staranzano risultati positivi il 15 ottobre, a seguito dell'esame rapido dei tamponi tutti i compagni di classe e i docenti risultano negativi. Da segnalare infine la positività di un sacerdote di Monfalcone. A Gonars tampone gli studenti di una classe seconda alle medie Marzuttini di Gonars causa la positività di un compagno di classe; gli insegnanti, già risultati negativi, hanno ripreso a insegnare. A Tarcento dove ci sono nove casi, contagiato un bimbo di tre anni, un positivo anche all'istituto comprensivo di Tarvisio (tamponi anche all'istituto Bachmann dove molti allievi erano ad allenarsi sullo Stelvio dove era stato registrato un contagio) e due casi a Chiusaforte.
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