LA SITUAZIONE
UDINE Cinema, sagre, piscine: tutto riparte, ma la scuola rimane

Venerdì 5 Giugno 2020
LA SITUAZIONE
UDINE Cinema, sagre, piscine: tutto riparte, ma la scuola rimane al palo, con un rientro a settembre che preoccupa per l'incertezza delle modalità. Per questo, un gruppo di genitori, insegnanti ed educatori ha promosso a Udine la manifestazione A settembre vogliamo tornare tutti in classe! prevista per domani, alle 11, in piazza Matteotti.
Si tratta dello stesso gruppo che ha lanciato la petizione Appello per i bambini e i ragazzi, raccogliendo più di mille firme, per chiedere all'amministrazione comunale alcuni impegni: «I bambini e i ragazzi, circa 15mila a Udine, stanno sopportando in questa emergenza sanitaria gravi condizioni in termini di distanziamento sociale e relazionale cita la petizione - La didattica a distanza, pur importante in questo periodo, non è sinonimo di scuola: la scuola è relazioni, esperienza, comunità. Se un ritorno a scuola prima di settembre non sarà possibile, parchi, giardini e scuole possono diventare luogo di socialità sicura e per piccoli gruppi».
I PROMOTORI
Chiedono che l'amministrazione avvii alcuni servizi (come nidi, doposcuola, centri estivi, attività sportive e culturali), metta a disposizione a tale scopo i suoi spazi (dai parchi alle biblioteche), predisponga un piano di attività di volontariato per i ragazzi delle superiori ed effettui subito una ricognizione degli spazi aggiuntivi da sfruttare a settembre. Allo stesso tempo, il gruppo propone la creazione di un'alleanza territoriale tra le istituzioni per individuare e rendere disponibili risorse e soluzioni organizzative a sostegno della ripartenza delle scuole in presenza. Ieri, tra l'altro, anche in commissione istruzione si è parlato di questi temi: dai centri vacanze (che potrebbero durare oltre il 14 agosto in caso di necessità ), è stato toccato anche quello della ripresa delle lezioni.
IL COMUNE
«Oggi (ieri, ndr) ho avuto un incontro con i dirigenti scolastici ha spiegato l'assessore Elisa Asia Battaglia - un tavolo che si allargherà anche alle superiori che sono in difficoltà per settembre. Vogliamo arrivare in tempo, ma non possiamo prevaricare quelle che saranno le linee guida del Governo e non possiamo attendere il 31 luglio per averle perché c'è bisogno di spazi e non li troveremo in un mese».
Intanto all'appello dei dirigenti scolastici degli istituti udinesi, si aggiunge quello dei colleghi di CollinRete (che comprende le scuole di un'area che va da Basiliano a Trasaghis): anche loro chiedono a pubblico e privato di avviare un confronto territoriale per individuare spazi, co-progettando tempi ed eventuali interventi edilizi, nonché, al Ministero, di mettere a disposizione un numero di docenti e personale adeguato.
TUTTI IN ACQUA
Tra le attività che riprendono c'è quella della piscina esterna del Palamostre, che aprirà il 15 giugno: «In maniera coraggiosa ha detto l'assessore allo sport Antonio Falcone - abbiamo deciso di tenerla aperta perché è un simbolo delle estati udinesi, anche considerando che quest'anno non tutti potranno andare in vacanza». Palazzo D'Aronco ha quindi stabilito le misure per garantire l'accesso all'impianto in tutta sicurezza. La presenza massima sarà ridotta da 535 a 200 persone mentre nella vasca grande potranno stare 130 persone e 20 in quella piccola; si entra su prenotazione (da effettuare il giorno prima, sul sito del Comune o via telefono): si dovranno comunicare nome, cognome e codice fiscale che saranno conservati per 14 giorni (per tracciare eventuali contagi) e poi distrutti; si entrerà al massimo in 20 persone ogni 10 minuti; negli spogliatoi, invece, saranno permessi fino a 30 utenti. Agli ingressi, ci sarà il conta persone e il termoscanner. Due i turni giornalieri, da quattro ore: tra il primo e il secondo, sarà fatta la pulizia dell'impianto (che sarà effettuata anche la mattina presto e a chiusura della piscina). All'interno, sono stati creati percorsi autonomi di entrata e uscita. Il chiosco esterno, però, resterà chiuso «perché ha spiegato Falcone -, non potevamo impiegare personale per evitare gli assembramenti». La misure di sicurezza comporteranno un costo di 50mila euro in più per la stagione. «Resterà invece chiusa ha concluso l'assessore - la piscina di via Pradamano: le limitazioni permetterebbero al massimo 20 ingressi, troppo pochi per sostenere la spesa».
Alessia Pilotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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