LA SCELTA
CIVIDALE Cividale sceglie la continuità politica e l'esperienza

Mercoledì 23 Settembre 2020
LA SCELTA
CIVIDALE Cividale sceglie la continuità politica e l'esperienza amministrativa ed elegge la sua prima donna sindaco con il 62,73% di preferenze, la leghista Daniela Bernardi. Dopo essere stata assessore nella giunta del già sindaco Attilio Vuga e vice sindaco dell'uscente Stefano Balloch, Bernardi è salita sullo scranno più alto della città ducale portando con sé 20 anni di esperienza amministrativa e la convinzione di essere stata votata «non perché donna, ma perché alle donne riconoscono capacità, concretezza e determinazione. Caratteristiche in cui mi riconosco e che riattiverò sin da subito per essere prossima ai cittadini nelle piccole come nelle grandi cose». Se, dunque, nella casa del Centrodestra Cividalese si respira molta soddisfazione per aver mantenuto e confermato il lungo governo della città Bernardi è sostenuta da Lega, Fdi, Fi e dalla civica Balloch , ieri c'era positività e soddisfazione anche nel quartier generale dello sfidante Fabio Antonio Manzini, il 22enne studente di Economia e finanza a Padova, espressione del Pd, che è riuscito a guadagnarsi un 37,27% di preferenze con tre liste civiche tutte frequentate da giovani. «Siamo felici afferma -, perché da ben 15 anni nessuna formazione di Centrosinistra era riuscita a superare il 35% a Cividale». A premiare l'intraprendenza del giovane candidato, soprattutto il centro storico: «In 3 sezioni siamo andati sopra il 40% e in una l'abbiamo sfiorato mentre è evidente che in alcune frazioni, come Purgessimo, il radicamento del Centrodestra è importante», analizza Manzini che, come si conviene nella politica del bene comune, ha chiamato Bernardi non appena i numeri hanno decretato il vincitore della partita. «La nostra proposta esce rafforzata da questa competizione, che ci dà fiducia per entrare in Consiglio e continuare a lavorare in prospettiva», prosegue. Due i temi su cui Manzini intende concentrare i propri sforzi e quelli delle liste che lo hanno sostenuto: «Consolidare il presidio ospedaliero, facendo riaprire, dopo la chiusura di marzo, il Cap, cioè il Centro di assistenza primaria, e la piastra chirurgica per gli interventi in day surgery», spiega. Inoltre, «occorre recuperare le aree dismesse e per questo porteremo avanti le nostre progettualità». Bernardi, che in epoca di sostantivi declinati al maschile e femminile toglie subito i dubbi preferendo essere interpellata come «il sindaco di Cividale», assapora la vittoria riconoscendo l'onore delle armi a Manzini. E anche qualcosa in più.
«POLITICA NUOVA»
«Voglio attivare una politica nuova, perché in Consiglio comunale cercherò di coinvolgere l'opposizione sui progetti e sulle cose da fare afferma la neo sindaco -. L'ho detto a Fabio nel corso della nostra telefonata: siamo in Consiglio per i cittadini, cerchiamo di lavorare insieme per la città, anziché farci la guerra». Bernardi, insomma, è convinta di potersi misurare «in una politica comunale di condivisione». Il primo passo sarà «formare la governance» e poi trasformare in opere (manutenzione strade, completamento area camper) i 900 milioni bloccati per lo stop ai cantieri imposto dal Covid. Tra le priorità, inoltre, «fare in modo che il presidio sanitario abbia tutti i servizi che necessitano e riprendere possesso della caserma Francescato, per recuperare alla città un'ampia aerea posta al suo ingresso». Nel Centrodestra Fi ha ottenuto il 20,4%, seguita da Lega (19.5%), Balloch (15,44%) e Fdi, 10,95%. La coalizione ha totalizzato il 66,29% a fronte del 62,3% del sindaco. Nell'area di Centrosinistra, la lista Prospettiva civica ha ottenuto il 18,32%, Civi-Ci il 9,14%, Impegno Comune il 6,25%, per un totale di 33,71% a fronte di un 37,27% di preferenze per il candidato sindaco.
A.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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