LA RIVOLUZIONE
PORDENONE Zone a traffico limitato: dopo i lavori di riqualificazione,

Martedì 22 Maggio 2018
LA RIVOLUZIONE
PORDENONE Zone a traffico limitato: dopo i lavori di riqualificazione, che interesseranno la parte di città compresa tra via Mazzini, Piazza della Motta e corso Vittorio Emanuele, partirà la 'rivoluzione''. Che, se da un lato sgraverà la polizia locale dal controllare i permessi e le singole autorizzazioni, dall'altra consentirà di dare un'impronta diversa a Pordenone. Come dire: apportando piccole ma sostanziali modifiche, sarà possibile godere di un'area, come quella centrale, più sicura per i pedoni. Il tutto con semplici passaggi, anche sulla scorta di quanto già sperimentato da altre amministrazioni comunali in altre città.
TELECAMERE
«Recentemente evidenzia l'assessore Cristina Amirante ho potuto vedere da vicino, per esempio, come funzionano le Ztl a Vicenza. E' un modello che mi piace e dal quale vorrei prendere spunto». Fermo restando che a Pordenone verranno installate delle telecamere intelligenti, che andranno a controllare i veicoli in entrata ed in uscita dalla zona a traffico limitato, potrebbe essere applicato, eccezione fatta per i residenti che continueranno a beneficiare di permessi off-limits rinnovabili di anno in anno, un regolamento ad ore. Mi riferisco a chi, per esempio, ha la necessità di caricare o scaricare della merce. Per loro potrebbero essere pensate delle fase orarie, al di fuori delle quali sarà vietato accedere alla Ztl».
PERMESSI TEMPORANEI
In pochi passaggi, invece, si potrebbe arrivare, attraverso una semplicissima applicazione per telefono cellulare, ad ottenere un permesso temporaneo. «Penso per esempio inquadra meglio la situazione Amirante a chi, per motivi di lavoro o di turismo, deve raggiungere in auto il cuore della città. In questo caso, in pochi passaggi, può ottenere l'autorizzazione direttamente dalla polizia locale. Diversamente fioccheranno le multe». Si tratta di soluzioni ancora in fase di studio e che comunque non decolleranno prima del 2019-2020. Ovvero quando saranno terminati i lavori di riqualificazione di via Mazzini, Piazza della Motta e corso Vittorio Emanuele. Una domanda, a questo punto, sorge spontanea: a cosa servono quelle telecamere che sono state installate in passato in via Mazzini, Piazzetta San Marco e alla fine di via della Motta? «Erano state montate ancora dall'amministrazione Bolzonello ravvisa Amirante con l'obiettivo di monitorare gli accessi alle zone a traffico limitato della città. Impianti molto costosi che, però, non sono mai stati messi in funzione e che non potranno mai funzionare. Con la ditta che le aveva installate abbiamo avuto un incontro a fine dello scorso anno: ci è stato detto che siamo di fronte ad una tecnologia ampiamente superata e che, dunque, non è più supportata dai dispositivi attualmente in commercio e che, comunque, sono attualmente in uso. E' proprio il caso di dire: visti i risultati, siamo di fronte ad vero e proprio spreco di denaro pubblico».
I PILOMAT
C'è di più sul fronte della 'rivoluzione'' da attuare nel prossimo biennio. La giunta Ciriani starebbe valutando anche l'ipotesi di installare alcuni pilomat, dissuasori del traffico a scomparsa. Si tratterebbe di un provvedimento previsto nel piano di riqualificazione del centro, da adottare anche per motivi strettamente legati alla sicurezza. Soltanto chi sarà in possesso del telecomando potrà far abbassare i pilomat ed entrare in centro. Tutti gli altri dovranno girare alla larga.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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