LA RIPARTENZA
UDINE Alcune norme contenute nel disegno di legge SviluppoImpresa,

Martedì 12 Gennaio 2021
LA RIPARTENZA UDINE Alcune norme contenute nel disegno di legge SviluppoImpresa,
LA RIPARTENZA
UDINE Alcune norme contenute nel disegno di legge SviluppoImpresa, il nuovo strumento legislativo per il rilancio dell'economia regionale che inizia il suo iter in Consiglio regionale, «auspichiamo possano trovare applicazione già entro il primo semestre». A dare la tempistica è stato ieri l'assessore alle Attività produttive Sergio Bini incontrando le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil rappresentate da Villiam Pezzetta, Franco Colautti e Giacinto Menis , che hanno sostanzialmente condiviso il progetto di politica economica contenuto nel documento che conta 91 articoli.
Se commercio, manifatturiero, misure per un'economia sostenibile sono i pilastri su cui il Governo regionale intende poggiare la propria progettualità, ieri Bini è sceso nei particolari, per declinare, per esempio, la modernizzazione nel commercio.
«Stimoleremo l'apertura delle saracinesche, di immobili sfitti e incentiveremo la ricontrattazione dei contratti d'affitto ha spiegato -. Costituiremo i distretti del commercio intesi come ambito territoriale individuato mediante accordo fra enti locali e operatori privati per rigenerare i contesti urbani. In ambito turistico dedicheremo un fondo specifico destinato al potenziamo delle strutture ricettive e al miglioramento dell'offerta, con la previsione di un contributo massimo di 20mila euro per la ristrutturazione di immobili inseriti nel circuito turistico regionale».
MOBILITARE I GIOVANI
SviluppoImpresa punta però anche a mobilitare nuove leve per dare ossigeno all'economia regionale. Per questo «saranno concessi contributi a fondo perduto per la costituzione di spin-off di ricerca e incentivata la promozione delle start up operanti sui settori tecnologicamente avanzati». E a tal proposito, la norma prevede che il cluster delle tecnologie Ditedi «contamini gli altri player della regione, per stimolare il tessuto imprenditoriale, condividendo l'esperienza digitale e promuovendo le competenze informatiche».
FINANZA E ATTRATTIVITÀ
Per una regione moderna nel servizio alle imprese, si metteranno a punto anche «nuovi strumenti di ingegneria finanziaria», con il potenziamento di Friulia attraverso «una ricapitalizzazione mirata» e con la possibilità di istituire un fondo immobiliare chiuso e un ammodernamento degli strumenti per l'internazionalizzazione: «Sono sistemi moderni capaci di attrarre capitale privato», ha sottolineato Bini, che ha rimarcato la volontà di ridurre e semplificare gli adempimenti a carico delle imprese per quanto riguarda la concessione di contributi.
NUMERO VERDE PER LE AZIENDE
Novità anche nella relazione comunicativa tra Regione e tessuto produttivo: «Creeremo un numero verde dedicato ha anticipato Bini -; comunicheremo periodicamente l'apertura dei bandi per farli conoscere per tempo alle imprese e adotteremo comunicazioni personalizzate per le aziende».
CAPANNONI DA RIUTILIZZARE
Alle imprese che investiranno nelle aree industriali Fvg, saranno concessi ulteriori incentivi, «con almeno 7 milioni di investimento per i nuovi stabilimenti con un impatto occupazione di almeno 10 persone a tempo pieno il primo anno e 20 nel triennio». Una parte dell'articolato riguarda anche «il riuso e il recupero dei capannoni industriali».
LA VOCE SINDACALE
Giudizio «positivo» sull'impianto della norma da parte del segretario Uil Menis; «favorevole all'impianto della norma» il segretario della Cgil Pezzetta. Colautti evidenzia l'importanza che a essere condivisi siano anche i futuri regolamenti attuativi della norma.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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