LA PROMESSA
TRIESTE Il centrosinistra confermerà il taglio dei vitalizi

Giovedì 14 Dicembre 2017
LA PROMESSA
TRIESTE Il centrosinistra confermerà il taglio dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali. La volontà è stata espressa a margine dei lavori del Consiglio regionale impegnato con la manovra di bilancio dalla presidente Debora Serracchiani ricordando le misure che hanno abolito l'istituto del vitalizio a partire dalla legislatura in corso e che hanno introdotto per gli ex consiglieri l'obbligo di versare un contributo di solidarietà pari al 15% del vitalizio percepito fino al 30 giugno 2018.
«Abbiamo agito nei termini consentiti dalla giurisprudenza in modo da evitare la bocciatura della Corte costituzionale ha spiegato Serracchiani inserendo una scadenza temporale e un'adeguata motivazione. Spetterà al nuovo Consiglio regionale scegliere se rinnovare questo impegno. Il Partito democratico lo ritiene necessario e lo proporrà in aula».
TAGLIO TEMPORANEO
Il 30 giugno 2018 scadrà, dunque, il taglio temporaneo alle pensioni d'oro e 209 tra ex consiglieri e aventi diritto con reversibilità torneranno a percepire l'importo al 100%. Fino a quel termine, gli assegni mensili lordi risultano ridotti da un minimo del 6% tra i 1.500 e i 2mila euro ad un massimo del 15% oltre i 6mila euro con una maggiorazione del 50% per chi già gode di un vitalizio parlamentare (italiano o europeo) o da altri consigli regionale.
Spiega il presidente Franco Iacop (Pd): «Tecnicamente siamo obbligati a riportare dal primo luglio l'ammontare dei vitalizi al loro valore precedente, non è giuridicamente sostenibile una proroga della legge in essere che andrebbe incontro ad un sicuro giudizio di incostituzionalità». Sono 52 i ricorrenti contro la riduzione applicata. Il contenzioso è aperto.
AUTISTI E ASSUNZIONI
Con un emendamento di cui è primo firmatario Pietro Paviotti (Cittadini), si prevede che gli autisti di rappresentanza (ad esempio degli assessori) dal primo gennaio 2018 godano di una indennità pari a 150 euro al mese, importo già previsto per lo staff di segreteria. Viene soddisfatta, poi, la richiesta dell'Anci dando la possibilità a Unioni e Comuni di sostituire al 100% chi va in pensione per quanto riguarda il servizio socio-assistenziale e la Polizia locale (in questo caso anche oltre il 100%). La Giunta potrebbe accogliere l'emendamento del centrodestra per liberalizzare le assunzioni nei Comuni non aderenti alle Unioni.
Con un altro emendamento sempre di Paviotti si prevede la possibilità di stabilizzare chi ha fatto un concorso a tempo determinato e che al 30 giugno 2020 (non più 31 dicembre 2018) sia in servizio da almeno tre anni. Un'altra modifica punta a ripristinare in Friuli Venezia Giulia il giorno di permesso retribuito per i consiglieri comunali (la legge statale lo aveva tolto).
FONTANINI INFURIATO
Un emendamento di Giunta ha fatto, invece, infuriare il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, chiamato a dirottare l'intero importo dell'avanzo non vincolato (pari a circa 2-3 milioni) alle Uti del proprio territorio di riferimento. A sorpresa Alessandro Colautti durante il dibattito generale ha detto che il proprio gruppo (Ap) potrebbe votare sì alla manovra «quale moto di solidarietà» in quanto le prerogative della specialità regionale in questi anni «sono state livellate e attaccate, la linea politica dovrà essere quella della manutenzione».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci