La Polizia in prima linea celebra il proprio santo patrono

Mercoledì 30 Settembre 2020
La Polizia in prima linea celebra il proprio santo patrono
LA FESTA
UDINE «Un anno particolare, in cui non ci siamo mai fermati per gestire il picco dell'emergenza coronavirus e che alla luce degli ultimi sviluppi e della ripresa dei contagi ci vedrà ancora impegnati al massimo per continuare a garantire la sicurezza dei cittadini». Con queste parole il Questore di Udine, Manuela De Bernardin Stadoan, ha omaggiato i colleghi poliziotti friulani in occasione del santo patrono, San Michele Arcangelo.
IERI MATTINA
Si è tenuta la celebrazione della ricorrenza, con la Santa Messa officiata all'interno del Tempio Ossario, alla presenza delle rappresentanze istituzionali cittadine tra cui il prefetto Angelo Ciuni, l'assessore comunale alla sicurezza Alessandro Ciani e i rappresentati delle associazioni combattentistiche e d'armi. Il questore ha voluto ringraziare tutti i poliziotti della provincia per il contributo dato in questi mesi così delicati per la pandemia e gli arrivi di migranti: «È stato ed è un anno particolare, abbiamo affrontato il covid e non è finita, a ciò si è aggiunto il rinnovato flusso di migranti che ci sta impegnando molto e quindi questa giornata è molto importante per trasmettere la vicinanza alle forze attive sul campo; voglio stare con tutto il personale e ringraziarli per quello che hanno fatto e per quello che faranno, non siamo stati mai fermi e continueremo ad operare per il bene della popolazione. Sul fronte dei rinforzi è arrivato un contributo di uomini significativo e siamo stati in grado di predisporre un dispositivo che sta funzionando a pieno regime per il monitoraggio del territorio in maniera tale da controllare i confini e gli arrivi dei richiedenti asilo. Ci siamo cimentati ha aggiunto in un campo che non conoscevamo e che ha richiesto una revisione dei nostri processi di lavoro, in un ambiente complicato, anche per chi usufruisce dei nostri servizi e dei nostri uffici».
L'ARCIVESCOVO
Nella sua omelia, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato ha ricordato che San Michele Arcangelo è stato proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949, «per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini. È considerato il più potente difensore del bene contro il male e a lui sono stati dedicati diversi siti sacri in tutta l'Europa ed è spesso raffigurato in cima a campanili e monumenti come guardiano contro le forze del male. Nell'iconografia, orientale e occidentale, San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di satana, sconfitto in battaglia».
IN CONSIGLIO REGIONALE
Un appello affinché si continui a lavorare in pressing, nei confronti del Governo, per ottenere più persone e maggiori mezzi, riuscendo a gestire la sicurezza in Friuli Venezia Giulia è stato lanciato dal consigliere regionale Edy Morandini (Progetto Fvg per una Regione Speciale/Ar), rifacendosi alle sue stesse parole pronunciate in aula quale commento all'interrogazione presentata a firma congiunta con il collega Mauro Di Bert. Un'azione per sollevare l'attenzione sullo stato di difficoltà operativo nel quale si muovono i corpi, in particolare la Stradale della ex provincia di Udine, chiamati ad affrontare, sotto organico, non solo l'attività ordinaria ma anche l'emergenza legata al fenomeno dell'immigrazione clandestina». L'assessore alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione regionale nel richiedere costantemente al Governo l'invio di personale e risorse.
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