LA POLEMICA
UDINE Nei secoli passati i bastioni di Palmanova servivano a difendere

Giovedì 18 Luglio 2019
LA POLEMICA
UDINE Nei secoli passati i bastioni di Palmanova servivano a difendere la città stellata. Oggi le barricate si alzano per tutelare l'ospedale cittadino su cui il sindaco Francesco Martines non intende mollare, anche se la regione sembra snobbarlo. Poco più di un mese fa cittadini e istituzioni erano scesi in piazza per difendere il punto nascita del nosocomio palmarino, poi è stata la volta di un'assemblea pubblica. Una difesa a oltranza, ma tanta tenacia forse non ha fatto presa sull'amministrazione regionale, tant'è che all'incontro in programma sabato mattina al Meeting Point San Marco, organizzato dalla Regione sul futuro del Servizio sanitario regionale, i sindaci del territorio non hanno ricevuto alcun invito a partecipare.
LA BATTAGLIA
«Ad oggi conferma Martines - nessuno di noi sindaci del territorio ha ricevuto l'invito dalla Regione. Siamo stati votati dalla gente come primi responsabili della salute dei cittadini e dalla Regione Fvg decidono di estrometterci dal dibattito solo perché non siamo d'accordo con le loro ingiustificate scelte in politica sanitaria? Noi ci saremo comunque annuncia - li ascolteremo ma anche loro ascoltino noi, ciò che le mamme chiedono, i medici chiedono, gli operatori sanitari chiedono, le persone disorientate chiedono». E intanto è arrivata a quota 16.200 la raccolta firme a difesa dell'ospedale e del suo punto nascita, avviata solo poche settimane fa, sfondando il traguardo prefissato delle 15.000. Firme di tanti cittadini messe nero su bianco che il sindaco della città stellata intende consegnare nelle mani del presidente della regione, Massimiliano Fedriga e del vicepresidente Riccardo Riccardi proprio sabato, anche se l'invito a essere presente non l'ha ricevuto. In barba al galateo, Martines invita a essere presenti fin dalle 10 di sabato, davanti alla sala dell'incontro, tutti i cittadini che vorranno, assieme a noi, lottare per il punto nascita di Palmanova, per il rispetto della legge, per la salvaguardia della salute e della sicurezza delle mamme e dei nascituri, un invito rivolto a tutti coloro che vogliono un ospedale di Palmanova che risponda alle necessità del territorio, con servizi all'avanguardia, anche nelle emergenze, e che continui ad essere un nosocomio d'eccellenza e anche a tutti coloro che vogliono manifestare contro chi mette in pericolo tutta la rete ospedaliera della Bassa Friulana.
INASCOLTATI
Martines sostiene di non comprendere la motivazione del mancato invito, ma assicura che la consegna delle firme raccolta avverrà in maniera pacifica e tranquilla. Sicuramente gli amministratori regionali non gradiscono che alcuni sindaci siano contrari alle loro scelte spiega ma noi comunque saremo lì. Io avevo invitato Fedriga sia alla manifestazione sia all'assemblea, proponendo un confronto. Non sto sfidando tiene a precisare ma il confronto è necessario. E dal tam tam che circola sui social in questi giorni, di persone ce ne saranno probabilmente parecchie; l'attenzione sull'ospedale palmarino rimane alta e lo testimoniano le firme che si stanno continuando a raccogliere in questi giorni, probabilmente per sabato arriveremo a 16.500 - dice Martines non avrei mai pensato a tanto affetto verso questo ospedale e non solo nella Bassa Friulana, ma in diversi comuni che abbiamo girato in queste settimane. Ma di firme, comunque, 15.000 ne bastano per un referendum e per cercare di salvare il punto nascita di Palmanova. A poca distanza, invece, si esulta. Latisana riavrà le sue cicogne tra meno di due settimane, 35km di discordia e un territorio spaccato a metà.
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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