LA GIUNTA REGIONALE
TRIESTE Linee guida per riaprire i servizi territoriali per

Sabato 30 Maggio 2020
LA GIUNTA REGIONALE
TRIESTE Linee guida per riaprire i servizi territoriali per disabili, tra cui i centri diurni, e per attivarne di innovativi. Inoltre, linee guida per aprire i centri estivi anche ai più piccoli, nella fascia 0-3 anni. Sono alcuni dei documenti approvati ieri dalla Giunta regionale che danno la possibilità di attivare servizi molto attesi dal territorio. Riguardo ai servizi per le disabilità, il documento fissa le linee affinché le aziende sanitarie elaborino i piani di riorganizzazione e gestione in sicurezza dei servizi semiresidenziali per la disabilità, «favorendo il rapido e pieno riavvio dei centri diurni e degli altri interventi ha sottolineato l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi - Attività comunque in continuità con le azioni già avviate in base alle indicazioni date dalla Regione durante il periodo d'emergenza. Le Linee guida ha aggiunto pongono le basi anche per il futuro utilizzo dei finanziamenti previsti dal decreto Rilancio, varato dal Governo nazionale, per il potenziamento delle attività».
CON AUTONOMIE E ASSOCIAZIONI
Prima del varo definitivo, il documento dovrà raccogliere il parere del Consiglio delle autonomie e della Consulta regionale dei disabili. Insieme al riavvio delle attività per la disabilità, la Giunta ha prospettato anche la sperimentazione di percorsi innovativi in tale ambito, attraverso specifiche Linee guida. Ciò, ha detto Riccardi, consentirà «di valorizzare l'operato di quelle realtà che, per le intrinseche caratteristiche dei servizi resi, non sono riconducibili alle tipologie esistenti nei regolamenti vigenti». Attraverso la collaborazione tra i servizi pubblici e realtà del terzo settore, si potranno attivare progetti incentrati sulla personalizzazione della risposta ai bisogni, con ricorso al budget di progetto e altri istituti che sono stati istituiti dalla legge regionale 22 riferita a questa materia.
LABORATORI PRIVATI
In tema di salute, ieri la Giunta, su proposta di Riccardi seppur in ritardo rispetto alle altre Regioni del Nord Italia, ha anche deliberato la possibilità di eseguire test sierologici e tamponi anti Covid-19 nei laboratori privati accreditati, che dovranno naturalmente rispettare uno specifico protocollo in cui sono stabiliti gli standard qualitativi cui attenersi. «Il questo modo ha commentato il vice presidente della Regione e assessore alla Salute diamo risposta alle richieste dei cittadini e delle aziende che desiderano effettuare le analisi e aumentiamo la capacità d'analisi complessiva del Friuli Venezia Giulia».
TUTTI AI CENTRI ESTIVI
Sparisce l'obbligo del tampone per gli educatori che si impegneranno nei centri estivi, ma restano tutte le altre previsioni per la sicurezza di questi momenti aggregativi che, è confermato, in Friuli Venezia Giulia potranno essere dedicati anche alla fascia 0-3 anni. Una possibilità non scontata, stante le regole nazionali. Sono alcuni dei punti caratterizzanti le Linee guida per i centri estivi approvate ieri in via definitiva dall'Esecutivo regionale su proposta dell'assessore alla Famiglia Alessia Rosolen e della Salute, Riccardo Riccardi. I centri potranno essere aperti già a partire da mercoledì 3 giugno «previa approvazione del progetto da parte del Comune nel cui territorio si svolge l'attività ha spiegato Rosolen -. Per facilitare le procedure verranno messe a disposizione sul sito internet della Regione un modello di progetto e di patto di corresponsabilità, tra genitori, gestori ed enti pubblici, utili a ridefinire l'attività estiva nel rispetto delle misure di sicurezza previste». Definito il rapporto di un educatore e 5 bambini fino ai 5 anni, è stato confermato il rapporto 1 a 7 per la fascia 6-11 anni e 1 a 10 per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni. Via libera anche a volontari tra gli educatori dei Centri estivi, purché abbiano compiuto 16 anni. Su proposta dell'assessore alle Finanze Barbara Zilli, ieri la Giunta ha anche deliberato la riprogrammazione di fondi Ue per 16 milioni, rendendoli più facilmente accessibili alle imprese.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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