La Dia: in Friuli i tentacoli delle mafie

Domenica 15 Dicembre 2019
L'ANALISI
UDINE I tentacoli della criminalità organizzata si allungano anche sul Friuli Venezia Giulia, oltre che in altre regioni del nord, dalla Liguria al Veneto, alla Valle d'Aosta. Al Settentrione il fenomeno non è più limitato alle cosiddette infiltrazioni, ma è ormai diventato sistema. A rivelarlo, nero su bianco, è l'ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, le cui conclusioni evidenziano «una mancanza di allarme sociale» che «sembra aver anestetizzato la coscienza collettiva rispetto alla pervicacia delle mafie, loro sì interessate, dal Meridione, a trapiantare proprie succursali nelle aree più ricche del Paese». Proprio su questo ha posto le propria fondamenta la criminalità organizzata, con cosche e clan presenti in ogni regione del Nord Italia. Basti pensare che circa un quinto delle aziende italiane che sono state interdette nel 2018 avevano la loro attività proprio nel settentrione dove è stato eseguito il maggior numero di operazioni finanziarie sospette, il 46,3% (nel Sud il 33,8%). «Le ragioni di questo sbilanciamento - spiega la Dia - vanno rintracciate innanzitutto nel fatto che gli investimenti effettuati dalle mafie nelle aree più produttive del Paese vengono realizzati, nella maggior parte dei casi, attraverso dei prestanome. Una mafia latente che potrebbe, in prospettiva, manifestarsi con caratteri più evidenti». Secondo la relazione, «al Nord, ma anche al Centro Italia, le mafie autoctone stanno cambiando pelle, insinuandosi sempre più nel mondo della finanza». Ma non solo. Le inchieste condotte dalle forze dell'ordine hanno messo in luce anche un «livello di omertà che pervade alcuni territori» con «l'avvicinamento del politico di turno o di imprenditori ai mafiosi calabresi per soddisfare un proprio interesse contingente». Un «territorio evidentemente esposto all'interesse delle consorterie criminali» è anche il Friuli Venezia Giulia, dove si registra una «silente azione di infiltrazione nell'economia legale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci